Roma. Prima l’hanno seguito, aspettando il momento giusto per poter agire, poi, una volta raggiunto, lo hanno circondato e il raid ha avuto inizio: calci, pugni, spintoni e tutto il resto. Una vera e propria spedizione punitiva di cui al momento non si conoscono le ragioni o le motivazioni. Quel che è certo, è che l’uomo era ridotto male dopo il pestaggio, ma per fortuna era riuscito a mettersi in fuga salendo su di un autobus notturno.
Roma: prima le false generalità, poi l’aggressione ai militari. Acciuffato 33enne, era ricercato
Il branco lo segue nella notte per il raid: 34enne aggredito a Roma
Il fatto è accaduto nella notte del 15 maggio 2023. Erano più o meno le 2.00, quando l’uomo, un cittadino italiano di 34 anni stava passeggiando tranquillamente nei pressi di piazza Pier Carlo Talenti. Ma non sapeva che da qualche minuto qualcuno era sulle sue tracce. O meglio, qualcuno lo stava seguendo, attendendo solamente il momento giusto per poter agire. Così, la calma e la quiete della sua passeggiata sono state improvvisamente scardinate, quando un gruppo di aggressori formato da 3 uomini ha deciso di agire. In pochissimi secondi, i malviventi lo hanno accerchiato, e senza troppo convenevoli, si sono scagliati contro di lui con calci, pugni e spintoni. La vittima ha cercato in tutti i modi di reagire davanti al pestaggio improvviso, ma nulla ha potuto contro la violenza del gruppo che non la smetteva più di colpire. Non è ancora certo, ma è molto probabile che uno dei tre aggressori fosse anche armato di un bastone di ferro, ma il dettaglio è ancora da confermare.
Il miracoloso passaggio del notturno Atac
Per fortuna, dopo qualche minuto, e diversi colpi alla testa e alla schiena, il 34enne con una mossa rapida e fulminea è riuscito ad intercettare un notturno che proprio in quel momento stava transitando per la zona. Così, una volta dentro il mezzo, e al sicuro, il 34enne è riuscito a chiamare la polizia, ma soprattutto l’ambulanza, che poi dopo i primi accertamenti, lo ha trasportato all’ospedale Sandro Pertini. Le ferite non sembrerebbero essere gravi, ora però è caccia agli aggressori.