Le avvicinava, le intimoriva, le minacciava e poi provava a derubarle. Era diventato un incubo, ma ora l’uomo, un romano di 44 anni, è stato rintracciato e fermato dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Celio, dopo approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma. Il 44enne, in carcere, è gravemente indiziato dei reati di minaccia aggravata e rapina ai danni di due diverse donne, due prostitute che esercitavano in zona Piramide.
Prostitute minacciate e derubate a Roma
Bisogna fare un passo indietro e tornare allo scorso 10 dicembre quando una volante del commissariato Celio è intervenuta in Piazzale Ardeatino. A chiamarli una donna, una 61enne originaria delle Filippine, rimasta vittima di rapina perpetrata da un uomo. Che era poi fuggito. La vittima, scossa, provata e dolorante al capo, ha raccontato che mentre esercitava l’attività di meretricio in Piazzale Ardeatino era stata avvicinata da un uomo con accento romano. Lui, con fare minaccioso, le avrebbe intimato di consegnargli 20 euro al giorno o in alternativa il proprio telefono cellulare. Questo o niente. Soldi, telefoni in cambio del via libera per continuare a lavorare come prostituta in quella zona.
L’aggressione violenta
La donna ha spiegato di aver rifiutato quella proposta e di aver ricevuto, come risposta, solo botte. Schiaffi al volto, spintoni, poi la testa contro il muro e la caduta a terra. È in quel momento che il 44enne è riuscito a portarle via la borsa, che conteneva un portafoglio con dentro 30 euro e gli effetti personali, tra cui le chiavi di casa.
Chi è l’uomo fermato
Le indagini, portate avanti dagli uomini del commissariato Celio, con il coordinamento della Procura di Roma, hanno permesso di identificare il presunto autore e di raccogliere una serie di riscontri. La vittima ha riconosciuto l’uomo. Lo stesso che, in realtà, aveva minacciato e aggredito un’altra prostituta, questa volta ucraina di 56 anni, che stazionava nelle vicinanze. Il 44enne romano è stato arrestato: lui aveva lasciato la Capitale, ma è stato rintracciato sulla neve, in una stazione sciistica in Marsia di Tagliacozzo, in provincia dell’Aquila. Dopo quelle aggressioni violente e quelle minacce aveva deciso di fare una vacanza. Durata poco.
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