Afferrata alle spalle, presa a pugni con violenza a scopo (sembrerebbe) di rapina. E’ ancora sotto choc la ragazza di 36 anni aggredita brutalmente l’altra notte sulla Via Prenestina, al Pigneto. Stando alle informazioni disponibili il malvivente, tuttora ricercato, ha tentato di sottrarre alla giovane il cellulare ma, non riuscendoci, anche per via della resistenza opposta dalla vittima, si sarebbe accanita su di lei. Per poi lasciarla a terra e fuggire via.
Tentata rapina e aggressione al Pigneto il 9 febbraio 2023
L’aggressione si è consumata nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio 2023. Il malvivente avrebbe iniziato a seguire la giovane che stava rincasando per poi afferrarla alle spalle in prossimità del portone di casa. Tra le ipotesi alla base dell’aggressione c’è quella del tentativo di rapina (forse l’uomo puntava al suo) ma chiaramente non si escludono altre piste. Ad ogni modo la ragazza, che ha reagito tentando di respingere il suo assalitore, è stata presa a pugni in faccia: per lei è stato necessario ricorrere alle cure del pronto soccorso considerando le contusioni riportate in viso. L’aggressore invece è riuscito a dileguarsi. Del caso si stanno ora occupando gli agenti della Polizia di Stato che sono sulle tracce dell’uomo sulla base della testimonianza e del racconto fornito dalla vittima.
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Il racconto choc della sorella: “Dalle finestre urlavano di fare silenzio”
In strada la giovane ha provato a chiedere aiuto ma non tutti – evidentemente – si sono resi conto della gravità della situazione. Sì perché, a giudicare dal racconto fornito dalla sorella della ragazza aggredita, molti residenti, anziché intervenire in difesa della giovane, avrebbero urlato “di fare silenzio”. “La notte tra mercoledì e giovedì mia sorella è stata aggredita sotto casa all’altezza di via prenestina, vicino la Tamoil”, racconta la donna in uno dei gruppi social del Pigneto. “Intanto Volevo ringraziare i due ragazzi che sono scesi ad aiutarla dopo che era stata presa a cazzotti in faccia e morsa sulla mano, senza il vostro aiuto non so come sarebbe andata a finire. Però questo post è per fare un grande applauso a quelli che dalla finestra urlavano: ‘la smettete di fare casino!’ Tra urla di schiamazzi notturni e urla di una persona che chiede aiuto c’è una netta differenza!”.
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