Cadde a soli 4 anni precipitando per 22 metri all’interno dell’ascensore della fermata della metro Furio Camillo. Morì sul colpo, Marco, un bimbo di soli 4 anni: era il 9 luglio 2015. Oggi, un dipendente Atac che intervenne per liberare mamma e figlio dall’ascensore rimasto bloccato, è stato condannato.
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La tragedia e la condanna
A 5 anni esatti dalla tragedia in cui perse la vita marco, un bimbo di soli 4 anni, un dipendente Atac è stato condannato a 2 anni di reclusione dal tribunale di Roma: l’accusa è di omicidio colposo. Il 9 luglio, il dipendente, tentò di liberare mamma e bimbo dall’ascensore rimasto bloccato e per farlo era salito con un montacarichi fino alla porta dell’ascensore, aprendola. A quel punto il piccolo Marco è corso verso “l’uscita”, ma è precipitato da 22 metri, morendo sul colpo. Dopo 5 anni di indagini, è stato chiarito che il dipendente non era autorizzato a compiere questa manovra di apertura delle porte, né a utilizzare la chiave di emergenza per aprile. Doveva infatti attendere l’arrivo della squadra di emergenza Atac.