Stava facendo il suo lavoro, quello che tanto amava. Aveva l’elmetto giallo e le imbragature attorno al corpo. E mai avrebbe immaginato di morire proprio lì, da quell’impalcatura dove si sentiva al sicuro, dove dall’alto guardava tutta la città. E invece, Fabrizio Pietropaoli, un operaio 47enne, è morto sul lavoro, l’ennesimo terribile incidente degli ultimi giorni.
Roma, precipita dall’11° piano e muore: morto Fabrizio Pietropaoli
L’uomo ieri, poco prima della pausa pranzo, si trovava sull’impalcatura di un cantiere quando, per cause ancora tutte da verificare, è precipitato dall’11° piano. Un ‘volo’ che non gli ha lasciato scampo, una caduta fatale. Una tragedia sul lavoro che si è consumata nel quartiere Eur della Capitale, in viale America al civico 311.
Fabrizio Pietropaoli, che lascia moglie e un figlio che ha compiuto 18 anni da poco, in quel momento si trovava su una piattaforma mobile, sospeso a 30 metri di altezza: da una prima ricostruzione fornita dagli agenti di Polizia pare che il cestello di quell’impalcatura si sia improvvisamente ribaltato. E lui sia precipitato di sotto, morendo sul colpo. Quando gli operatori del 118 sono arrivati sul posto, purtroppo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Morto l’operaio Fabrizio Pietropaoli, sui social: ‘Io amo il mio lavoro’
Fabrizio Pietropaoli sui social proprio 5 giorni fa aveva pubblicato le foto di un cantiere e di un pontile mobile. Sotto i suoi piedi tutta la città. E aveva scritto “Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare neppure un giorno della tua vita“. Amava quello che faceva, quello per il quale ogni mattina si alzava e usciva di casa. Ieri, però, non è più rientrato, non ha fatto ritorno dai suoi affetti, tra dolore e incredulità di chi lo conosceva e di chi ora vuole solo capire cosa sia successo in quegli attimi fatali. Le indagini sono ancora tutte in corso e il caso è nelle mani del del commissariato Esposizione, che sta raccogliendo diverse testimonianze per fare chiarezza e ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.