Roma. Nella giornata di martedì scorso, 30 agosto, percorrendo il Lungotevere degli Altoviti, in direzione Passeggiata di Ripetta, qualcosa ha attirato l’attenzione degli agenti della Polizia di Stato in servizio.
Emergenza durante il pattugliamento a Roma
La Sezione Volanti, durante il pattugliamento della strada, è stata improvvisamente fermata da un un uomo che segnalava loro la presenza di una donna caduta accidentalmente nelle acque del fiume Tevere.
Appresa la notizia e individuata la donna, ecco che immediatamente uno dei due poliziotti, dopo essere sceso in prossimità della banchina tramite le scale del ponte Vittorio Emanuele II, si è tuffato nelle acque del fiume poiché questa, esanime, si trovava sott’acqua ed era in grave e serio pericolo di vita. Inoltre, secondo le informazioni della Polizia, la donna pare si trovi in condizioni di sordomutismo.
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Le operazioni di salvataggio
Un’operazione di salvataggio complessa e delicata, soprattutto tenendo in considerazione il contesto: in quel particolare tratto le acque del fiume Tevere sono impervie, profonde e con una vistosa presenza di alghe che, affiorando fino alla superficie, hanno reso difficile il recupero della donna. La povera vittima della caduta accidentale è una donna di 32enne etiope.
I primi soccorsi: donna in stato di incoscienza
Nonostante le notevoli difficoltà, il poliziotto è riuscito a localizzarla, afferrarla e, infine, portarla verso la banchina in stato d’incoscienza. Con l’aiuto di un collega, poi, dopo averla estratta dall’acqua le hanno prestato un primo soccorso in attesa del personale del 118 e, in seguito, è stata poi trasportata in codice rosso presso il nosocomio Umberto I per le cure necessarie.
La corsa in ospedale
Gli agenti si sono recati, nelle ore successive, in ospedale per assicurarsi delle condizioni della donna. La madre della 32enne ha indirizzato al Questore di Roma una bellissima lettera di ringraziamento nei confronti degli agenti che, malgrado il pericolo, sono riusciti a salvare la vita della figlia dimostrando coraggio e prontezza davanti al pericolo.