Non bastano i rifiuti in strada, con cassonetti straripanti e odori nauseabondi. A inorridire turisti e romani ci si mettono anche le “baraccopoli” che, tra i caratteristici vicoletti del centro storico di Roma, spuntano lasciando chi guarda senza fiato, ma di certo non per il bello spettacolo che si presenta davanti agli occhi.
Materassi, mobili, frigoriferi, stendipanni, coperte. Impossibile non vederli, eppure, nonostante le segnalazioni da parte dei residenti, nulla è stato fatto. A interessarsene è quindi stato il consigliere capitolino Fabrizio Santori, attraverso una nota inviata al comandante della polizia locale Stefano Napoli e al responsabile della Direzione Socio-Educativa del I Municipio Marco Biasucci.
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Occupata l’ex Locanda dell’Orso
Ad essere occupata l’ex Locanda dell’Orso, storico locale capitolino, situato in una palazzina risalente al 1400. nel ‘500 la struttura privata venne trasformata in un albergo, uno dei migliori per l’epoca. Era un punto di riferimento per chi soggiornava a Roma, al punto che ospitò personaggi illustri come Rebelais, Montaigne, e due secoli dopo Goethe. Ma verso la fine dell’800 l’albergo andò in declino, al punto che, invece che ospiti importanti, vi soggiornavano solo i cocchieri e gli stallieri. Ma molti anni dopo, la struttura fu rilanciata, diventando un ristorante-discoteca, poi di nuovo abbandonato.
“Via dell’Orso, il suggestivo percorso vicino al Tevere che un tempo ospitava uno storico locale della città, è ridotta da tempo a un accampamento immerso nel degrado tra divani, sedie, letti, tavoli, grazie anche alla più totale latitanza della presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi. A nulla sono valse le segnalazioni fatte, anche da molti residenti e commercianti del quartiere, indirizzate alla Polizia Locale e ai servizi sociali: nessun intervento, e la situazione peggiora ogni giorno”.
Lo dichiara in una nota il consigliere della Lega Fabrizio Santori, a proposito delle condizioni di via dell’Orso. “Roma, nel suo centro storico dall’Esquilino al Vaticano, è ormai ridotta ad un bivacco di senzatetto, sbandati, irregolari e delinquenti dal centro fino al Tevere e anche oltre. In via dell’Orso, simbolo del degrado, sul selciato sono appoggiati mobili, frigoriferi, stendini, ciarpame vario, stracci, coperte e valigie, emblema della rovina in cui sprofonda l’intera Capitale e senza che il Pd alla guida del Campidoglio riesca a proporre interventi seri e risolutivi”, conclude Santori.