Tutto è iniziato nel 2017, quando gli agenti della Polizia di Stato hanno sgominato una baby gang di rapinatori che operava nel quartiere Primavalle ed hanno arrestato il capo banda.
Da quel momento i familiari del ragazzo hanno iniziato a perseguitare i parenti degli altri membri con violenze e minacce, per ottenere una ritrattazione delle dichiarazioni da loro rese circa le responsabilità del minorenne.
Terrorizzate dalle aggressioni, le vittime non hanno inizialmente detto nulla finché gli atteggiamenti persecutori, nei confronti di due correi del capo banda, delle loro madri e di alcuni parenti, non sono sfociati in pestaggi e rapine.
Impauriti per la loro incolumità si sono così rivolti agli investigatori del commissariato Primavalle, diretto da Tiziana Lorenzo, che dopo aver raccolto testimonianze e referti medici li hanno inviati all’Autorità Giudiziaria, quest’ultima, vagliata tutta la complessa e articolata attività d’indagine, ha emesso 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere ed un divieto di avvicinamento alle parti offese.
Ieri i poliziotti hanno dato esecuzione alle ordinanze e così S.R., 47 anni, S.I., 45 e R.A., 23 sono finiti in carcere mentre la quarta persona dovrà tenersi lontana dalle vittime e dai luoghi da queste frequentati.