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Roma, orrore al parco: cane si avventa su un cucciolo di bassotto e lo uccide

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cane ucciso Peep
Stava giocando sereno, felice di poter essere in quello che per lui era il “parco giochi” dove incontrare altri quattro zampe con cui socializzare. E invece ha trovato la morte in modo orribile. E’ successo ieri a Roma, nel primo pomeriggio. Teatro di questo ennesimo brutto episodio Villa Chigi, quartiere Trieste-Salario, nel II Municipio. Protagonista involontario Peep, un cucciolo di bassotto, di appena un anno, a spasso con la sua padrona, una signora di mezza età, che lo aveva portato nell’apposita area cani, come di consueto.
Lì il cagnolino si era messo a giocare con altri animali: il suo carattere socievole in quel momento lo stava facendo giocare con un alano, a dispetto della differenza di taglia.

Bassotto sbranato nel bau-park di Villa Chigi

A raccontare l’accaduto una testimone oculare, Federica D., rimasta scioccata da quanto ha visto. “Quello che è successo oggi all’area cani di Villa Chigi non permetto che venga fatto passare come incidente o come nulla. Quello che è successo oggi a un bassottino che giocava tranquillo e sereno, anche addirittura con un alano, ed è stato attaccato da un cane simil husky che lo ha ucciso è inaccettabile! È inaccettabile per chi ha assistito come me alla scena, è inaccettabile per la padrona, una signora di mezza età che incontro spesso e che proteggeva sempre il suo cane, facendo avvicinare gli altri al suo con timore, perché il suo era ancora cucciolo. È inaccettabile per l’egoismo e l’incoscienza dei padroni, che dicono che il proprio cane è sempre buono, è inaccettabile perché una persona che chiede se all’interno c’è un altro cane maschio, lo chiede perché evidentemente sa che il suo tanto mansueto non è”.
“Ed è ancora più inaccettabile – precisa Federica – perché nonostante gli venga risposto che c’è un altro maschio, lo fa entrare sciolto. Ed è inaccettabile perché me ne sono accorta io che ero lì, davanti ai cani che abbaiavano non perché stavano giocando, ma perché uno aveva morso l’altro. E io urlavo come una pazza per farli andare a dividere, mentre loro erano dall’altra parte”.
Federica non può farlo, perché è fuori dal recinto: vede la scena, ma la rete le impedisce di afferrare Peep e salvarlo. Può solo urlare, mentre il padrone del simil husky è troppo lontano per togliere il suo cane e cercare di calmarlo.
“È inaccettabile – prosegue il suo racconto Federica – perché può succedere a tutti, perché il nostro cane non è la nostra test e non sappiamo mai come reagisce e cosa realmente lo porta a reagire in maniera violenta. È inaccettabile perché quando succedono queste cose soffrono più persone, ovvero i padroni del ‘carnefice’ e soprattutto la padrona della vittima indifesa. È inaccettabile perché comunque un cane di 30 è più chili, se morde uno scricciolo di 4 chili lo ammazza, lo sa pure un bambino. Ed è inaccettabile perché nonostante questo ogni giorno si deve discutere con persone egoiste e incivili, che non tengono i loro cani al guinzaglio e non gli mettono la museruola. La colpa non è del cane, è vostra! Di tutti quelli che al parco, dentro e fuori, non controllano ma stanno al cellulare mentre il cane se ne va in giro. Tutto questo non sarebbe successo se si fosse stati meno egoisti e si fossero rispettate le regole”.
Il suo ultimo pensiero poi è per Peep. “Piccolo…tu corri felice nel ponte dell’arcobaleno come facevi ieri mattina.. mentre noi abbracciamo forte la tua “mamma”, che non ha colpe, a cui  vicina e a cui chiedo scusa se non ho potuto fare di più”.

La reazione dei residenti

In tantissimi hanno voluto esprimere solidarietà alla padrona di Peep, distrutta dal dolore della perdita del cagnolino. E in molti hanno evidenziato il fatto che non è la prima volta che quel cane si mostra aggressivo. “Occorre denunciare, per evitare che ci siano altre tragedie come queste”, commentano. Ma viene evidenziato anche che, nel parco, spesso ci sono stati problemi sia perché vengono lasciati cani sciolti, sia perché non vengono raccolte le deiezioni. “E poi ci si lamenta perché qualche pazzo mette bocconi avvelenati in giro”, scrive una signora. Cosa che mette ancora più in risalto che il problema non sono i comportamenti dei cani, ma quelli degli esseri umani…

 
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