Si potrebbe parlare di “rivoluzione sanità” a Roma, con il Policlinico Umberto I che presto potrebbe veder aperta una nuova sede. La nuova struttura che rientrerebbe all’interno del progetto per il Policlinico universitario, porterebbe un forte incremento nelle prestazioni sanitarie della struttura romana: sette piani da dedicare ai vari reparti medici e oltre mille posti letto.
Una nuova struttura per il Policlinico Umberto I a Roma
Il progetto sarebbe fortemente voluto da Francesco Rocca, attuale Governatore della Regione Lazio. Proprio l’Ente regionale guarda con favore questo innesto, specie poi in un momento storico dove tutto il sistema sanitario nella Capitale soffre per il taglio dei reparti e la mancanza di posti letto negli ospedali.
Il dubbio amletico intorno alla nuova struttura, però, sorge sulla zona dove edificarla. Infatti, almeno in questa dinamica nella maggioranza si è aperto un forte confronto. Qualcuno lo vorrebbe nella zona di Castro Pretorio, oggettivamente vicino al Centro Storico e soprattutto la città universitaria de La Sapienza. Altra alternativa sarebbe l’area della Tiburtina, nello stesso quadrante dove sorgerà – probabilmente – il futuro stadio della Roma.
Lo sdoppiamento del Policlinico Umberto I
Secondo l’ente della Regione Lazio, per la sua importanza il Policlinico Umberto I deve vedere più sedi all’interno della Capitale. Un vero progetto edilizio, e sanitario, che lo porterà a sdoppiarsi all’interno delle mura di Roma, che però dovrà essere affrontato con criterio. Se l’attuale struttura del Policlinico oggi vive criticità strutturali, nella nuova invece si dovrà affrontare il problema legato all’inserimento di nuovi medici e infermieri: unità che oggi mancano non solo nella Capitale, ma in tutto il Lazio.
Depotenziata la sede della Città Universitaria
Per la vecchiaia della struttura in cui risiede oggi il Policlinico, tutto il grosso del servizio sanitario erogato potrebbe emigrare all’interno di quella nuova struttura che sorgerà. Secondo le idee della Regione Lazio, in futuro nell’attuale struttura rimarrà solo un ospedale a bassa intensità e capace di soddisfare solamente 300 posti letti. Un ridimensionamento radicale, giustificato solamente se ci sarà la capacità di riproporre il servizio pieno nella nuova struttura che potrebbe sorgere nei prossimi anni.
La struttura deve rimanere vicino a La Sapienza
Per un progetto vincente in questa chiave, le critiche arrivate a Francesco Rocca parlano abbastanza chiaro: la nuova struttura deve rimanere nel quadrante di Castro Pretorio e de La Sapienza. Insomma, bocciata l’opzione di un trasferimento sulla Tiburtina, nonostante il potenziamento urbanistico della zona previsto per i prossimi anni con l’arrivo – probabile – dello stadio della Roma.
La nuova struttura, infatti, secondo una parte della maggioranza regionale deve essere comprimaria alla storica struttura dell’Umberto I, in un potenziamento urbanistico – e sanitario – che deve dare risalto a tutto il polo universitario. Perché se da una parte il Policlinico soffre di una struttura antiquata, l’innovamento non può cancellare anche le cose buone di questo polo sanitario romano.