Giorni passati a parlare del cat-calling eppure le violenze e le persecuzioni nei confronti delle donne non sembrano voler cedere. L’ultima storia è quella di una giovane donna che ha avuto il coraggio di denunciare un rinomato imprenditore (M. F.) alla Polizia di Stato. La donna si è rivolta al Commissariato Romanina, diretto da Moreno Fernandez, ed ha raccontato agli agenti che tale imprenditore, M. F., si era invaghito di lei al punto di trattarla come oggetto dei suoi desideri, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita, facendole temere per la sua incolumità e per quella dell’attuale fidanzato.
Una storia da brividi ed un’indagine non poco complessa dato che, al termine delle operazioni, gli agenti hanno arrestato ben 3 persone.
Per ottenere il suo scopo, l’imprenditore 54enne ha scelto ben due complici; S.F. (36enne con precedenti) a cui è stato assegnato il compito di minacciare la donna e poi M.C. (58enne) un conoscente della vittima ma anche dell’imprenditore: a lui il compito di assicurarsi che la donna non denunciasse il 54enne. Gli uomini del Commissariato Romanina, dopo tutte le perquisizioni e indagini hanno attivato l’operazione il 31 marzo scorso: nell’operazione sono state ritirate 16 armi comuni da sparo, corredate da diverse munizioni, detenute dall’imprenditore, M.F..
Altresì gli agenti hanno collocato M.F. e S.F. al regime degli arresti domiciliari, mentre M.C. è stato sottoposto all’obbligo di presentazione presso la Polizia Giudiziaria tre volte alla settimana. I tre, ovviamente, sono stati accusati di violenza privata ed atti persecutori.