L’aveva contattata al telefono fingendosi suo nipote. Le voci che si mescolano, quella richiesta di aiuto che sembra sincera e un’anziana, l’ennesima di una lunga scia, che crede a quella persona che parla al telefono e che ‘gioca’ sul vittimismo. Poche frasi e una certezza: la donna è caduta nella trappola. E dall’altra parte c’è chi festeggia perché sa che presto tornerà a casa con un bel bottino. L’ennesima truffa e sempre lo stesso modus operandi. “Nonna ho bisogno di soldi…subito!!” – questa la richiesta arrivata via telefono ad un’anziana di Roma, che vive nel quartiere Portuense.
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Truffa anziana nel quartiere Portuense (Roma)
I malviventi, quello al telefono che si fingeva il nipote della donna e il suo complice, pensavano di farla franca. Ma questa volta si sbagliavano. Nella tarda mattinata di ieri, infatti, una pattuglia della squadra di Polizia Giudiziaria del VII Distretto San Giovanni, durante un servizio “in borghese” dedicato proprio al contrasto delle truffe agli anziani, ha notato un 58enne di origini napoletane, già conosciuto, seduto al volante di un’utilitaria parcheggiata in una stradina del Portuense. Un atteggiamento un po’ sospetto perché chi indaga e conosce bene quelle truffe sa, ormai a memoria, come agiscono: prima la telefonata, poi qualcuno che si presenta a casa della vittima.
I poliziotti, quindi, hanno deciso di appostarsi senza farsi vedere. E avevano ragione. Dopo pochi istanti, uscendo da uno dei palazzi della stessa via, è arrivata un’altra persona, anche questa nota agli investigatori, un 38enne residente nell’hinterland napoletano, che è salito sull’utilitaria. I 2 stavano per partire, ma sono stati bloccati repentinamente dai poliziotti del VII Distretto.
Il racconto della vittima
La donna, l’ennesima vittima, ha raccontato in sede di denuncia di essere stata chiamata da un “nipote” in difficoltà economiche. Difficoltà che, se non superate nell’immediato, avrebbero portato all’arresto di tutta la famiglia. La donna ha creduto a quella persona, pensava davvero di parlare con il nipote e così ha chiesto al marito di andare all’ufficio Postale. Il gioco, per i malviventi, era fatto: l’80enne era sola in casa. Ed è proprio in quel momento che sono intervenuti: un uomo si è presentato alla sua porta, doveva ritirare i soldi. Quelli che sarebbero serviti al nipote per evitare l’arresto. L’anziana non ha perso tempo: doveva aiutare. E così ha consegnato a quel malvivente non solo i soldi che aveva, ma anche tutto l’oro, compresa la fede nuziale del marito. L’uomo, che è stato poi identificato come il 38enne una volta fermato dai poliziotti, ha salutato la donna. Ed è andato via, rassicurandola e giocando su questo. Sulla fiducia di chi crede ancora nel bene.
Chi sono i due malviventi
Una volta fermato dalla Polizia il 38enne ha consegnato tutto agli agenti. All’interno del sacchetto, quello che era stato portato via dalla casa della vittima, c’erano 5 mila euro in contanti, 3 orologi – tra cui uno di valore- e numerosi oggetti in oro, tra cui una fede nuziale. Al termine degli accertamenti di rito, il 38enne e il 58enne, entrambi napoletani e già noti, sono stati arrestati arrestati perché gravemente indiziati del reato di truffa in concorso. Il Giudice, poi, ha disposto per entrambi gli indagati la misura cautelare dell’obbligo di presentazione in un ufficio di polizia. Ma gli agenti non si fermano e continueranno il loro lavoro per contrastare le truffe. C’è chi si finge nipote in difficoltà, chi falso corriere. E chi dice addirittura di appartenere all’arma dei Carabinieri. Modi diversi di presentarsi alle vittime, ma stesso risultato: derubarle. L’attenzione, quindi, deve restare alta.