La palestra insiste per promuovere una ginnasta minorenne sui social, i genitori si oppongono e la ritirano dal corso. Una coppia di genitori di Roma ha deciso di intervenire con le misure forti e ritirare la figlia da una palestra di Centocelle, a causa delle continue richieste di esporre l’allieva per pubblicizzare online le attività sportive. Richieste che la palestra ha cercato più volte di scavalcare, spingendo sul consenso dei genitori e scatenando attriti. Il risultato, di fronte alle continue pressioni, li ha costretti a ritirare la bambina di soli 7 anni dal corso, per tutelarla da sovraesposizioni mediatiche.
Palestra spinge per pubblicare foto sui social di una minorenne: i genitori ritirano l’iscrizione
Una scelta sacrificata, considerata la passione della piccola per la ginnastica artistica. Di fronte però alle continue lamentele dei genitori e alla mancanza di considerazione per la privacy della bambina, protagonista di foto e video destinati ai social, la coppia si è sentita costretta a tutelare la figlia togliendola dalla palestra.
Dopo tre allenamenti, il centro sportivo ha infatti tenuto a ricontattare i genitori, chiedendo nuovamente di poter condividere i contenuti sulla bambina via social, senza ricevere però il consenso. “Ci stavano mettendo davanti a un bivio e non abbiamo avuto alternative”, ha raccontato la mamma della giovane allieva al Messaggero.
I genitori: “La bambina non voleva apparire, stava perdendo entusiasmo”
La famiglia, viste le continue pressioni per apparire pubblicamente, ha perciò preferito ritirare l’iscrizione della figlia dalla palestra, ricevendo la quota di abbonamento indietro. Una situazione che, però, non è frutto solo della volontà genitoriale: sembra infatti che la stessa bambina non volesse apparire nelle foto e video, così facendo la palestra avrebbe ignorato sia il volere dei genitori, sia della sua stessa allieva.
Inoltre, la continua sovraesposizione avrebbe infierito anche sulla possibilità della bambina di dedicarsi spontaneamente alla ginnastica artistica. “Nostra figlia ha perso entusiasmo per la ginnastica”, ha confidato la madre, tant’è che avrebbe deciso di portarla ad allenarsi nella sua vecchia palestra di danza, dove si trovava in precedenza. Secondo i genitori, non si tratterebbe solo di una questione di “promozione” delle attività sportive, ma di condividere contenuti sensibili appetibili in rete, dal momento che riguardano una minorenne contraria, così come i tutori legali che hanno più volte negato il consenso di diffusione dei contenuti alla palestra. “L’utilizzo dei social è ricaduto su una bambina di sette anni”, hanno commentato i genitori.