Si chiude la stagione di contenziosi tra Roma Metropolitane e Roma Capitale. Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha annunciato infatti che è stata finalmente approvata la norma straordinaria che permetterà a Roma Metropolitane di uscire dalla liquidazione.
“Roma Metropolitane avrà risorse sufficienti per operare senza la follia di essere pagata da Roma Capitale con spesa corrente per garantire la sua funzione di stazione appaltante”, ha così spiegato nell’Aula Giulio Cesare del Campidoglio, durante l’ultima seduta dell’assemblea capitolina. In questo modo, “Potrà occuparsi della Metro C e di tutte le opere su ferro e si potrà chiudere la stagione dei contenziosi: ci sono tutte le condizioni per la futura fusione tra Roma Metropolitane e Roma Servizi per la Mobilità. Dopo una stagione di caos è un passo importante, per il quale davvero dobbiamo esprimere soddisfazione”.
Fine del contenzioso tra Campidoglio e Roma Metropolitane
La soluzione è stata possibile grazie alla conversione in legge del decreto 104/2023 (cd decreto Asset) voluta dal Governo Meloni. Il Parlamento ha in questo modo autorizzato a delle misure che favoriranno una svolta per l’azienda, permettendo a Roma Metropolitane di remunerare “fino al 9% del totale dell’opera finanziata”.
“Questo emendamento è davvero importante, direi storico e per questo ringrazio molto il Governo e il Parlamento per l’attenzione nei confronti della nostra città”, ha sottolineato Gualtieri, “Avevamo chiesto questo intervento e c’è stata grande attenzione da parte del ministro Salvini, della presidente Meloni, della maggioranza e del mio partito a sostegno di questo emendamento che ci consente di dare un futuro a Roma Metropolitane, ai suoi lavoratori, e mantenere e rafforzare a Roma una centrale di progettazione per il trasporto pubblico e su ferro soprattutto”.
“Abbiamo avviato il processo amministrativo con la fusione con Roma Servizi Mobilità”, ha spiegato ancora il Sindaco, “per farne un polo di progettazione non solo per la C, ma anche per la progettazione della D e il prolungamento della B”.