Ha tutti i contorni del giallo il rinvenimento, il 19 gennaio scorso, dei cadaveri di madre e figlia, Elena Bruselles e Luana Costantini. I corpi delle due donne sono stati ritrovati nella loro casa a Primavalle e agli inquirenti è saltato subito all’occhio che in quell’abitazione c’era anche i resti di riti esoterici. Un elemento che di certo infittisce il mistero sul ritrovamento dei due corpi.
L’ex compagno di Luana era il capo di una setta
Ma le indagini hanno appurato che l’ex compagno della più giovane delle due donne, la 54enne Luana, era il capo di una setta della quale anche la donna faceva parte e si era allontanato da tempo da quella casa. Ora, però, gli investigatori vogliono sentire cosa ha da dire e lo hanno rintracciato in Puglia per sentire cosa ha da dire sulla sua ex, su quell’abitazione e sulla sua ex suocera.
L’ex convivente di Luana, Paolo R., si faceva chiamare ‘lo sciamano Shekhinà Shekhinà ed è stato rintracciato per avere chiarimenti su quanto succedeva in quell’appartamento nel quale secondo testimoni c’erano “pericolosi riti di evocazione”.
L’uomo non ha negato la sua collaborazione agli inquirenti, sembra anzi che si sia reso disponibile a parlare con gli investigatori e ad aiutarli nelle attività investigative, d’altra parte lui non è indagato, a lui le forze dell’ordine chiedono aiuto per capire cosa possa essere successo in quell’appartamento in zona Primavalle a Roma.
Le testimonianze raccolte
Le testimonianze circa la presenza dello ‘sciamano’ in quella casa sono discordanti al momento, c’è chi dice che sia rimasto lì fino al 26 dicembre, chi afferma che ci sia stato fino all’11 gennaio scorso. E sempre secondo testimoni nell’ultimo periodo sembrerebbe che Luana perdesse il senso della realtà tanto da lanciare coltelli nel cuore della notte. Un racconto quest’ultimo sul quale gli inquirenti dovranno trovare riscontri, mentre sempre secondo le prime risultanze investigative, sembrerebbe che la 54enne rimasta sola con la mamma malata, successivamente morta, si sarebbe lasciata morire a sua volta. Ma siamo sul piano delle ipotesi. È necessario che grazie agli esami tecnici, le forze dell’ordine trovino conferma in merito ai fatti che al momento restano solo ed esclusivamente delle supposizioni.
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