Roma. Il fine settimana si sa, è sinonimo di Movida. I cittadini, così come i turisti si riversano nelle strade centrali per poter dare sfogo a tutte le costrizioni lavorative e non della settimana, e concedersi così qualche ora di svago. Per i carabinieri, tutto questo, però, è solamente sinonimo di controlli e intensificazione del monitoraggio su piazza.
I controlli del fine settimana a Roma
Di fatto, proprio nell’appena trascorso fine settimana, una massiccia attività di controllo è stata messa in atto da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Roma, grazie anche alla collaborazione dei Carabinieri del Gruppo Tutela Lavoro e del Gruppo Carabinieri Tutela Salute, nei vari quartieri della Capitale. Sono giorni, in cui aumentando le occasioni di illegalità, come statisticamente rilevato, e per questo anche i controlli devono seguire il passo, senza demordere. Durante i sopralluoghi, diversi locali sono stati chiusi, alcuni dei quali perché presentavano delle pessime condizioni igieniche che potevano rappresentare un pericolo per l’incolumità degli avventori.
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Chiuso locale a Castro Pretorio: igiene carte e multa salata
Un locale, in zona Castro Pretorio, è stato infatti chiuso dai Carabinieri della Compagnia Roma Centro unitamente a personale del Nas e del Nil durante un sopralluogo. Si tratta di un ristorante, sottoposto a sequestro penale per gravi carenze igieniche, per mancata tracciabilità dei prodotti e per inadempienze contrattuali dei dipendenti. Il gestore è stato anche sanzionato per oltre 16.000 euro.
Altri 4 locali chiusi in poche ore
Ma non è stato il solo. Eseguite verifiche anche in altri 4 locali dove sono state riscontrate violazioni amministrative per un totale di circa 15.000 euro: il titolare di un bar è stato sanzionato per carenze igieniche; il gestore di un supermercato per insufficienza delle condizioni igieniche delle derrate alimentari; il titolare di un ristorante cinese, segnalato anche all’ASL, e quello di una pizzeria per carenze igienico sanitarie, per la mancata attuazione dell’autocontrollo. Sequestrati in totale 80 kg di alimenti di prodotti di origine animale per la mancata tracciabilità.