Prima un litigio, poi la furia e la ‘decisione’ di investire quel ragazzo, senza pensarci. E di farlo volontariamente, non per errore, per distrazione. Quello che sembrava essere un investimento, in realtà, nasconde ben altro e ora la vicenda è tutta avvolta nel mistero. ‘Protagonista’ un ragazzo, che è stato falciato da un’auto e trascinato sull’asfalto per diversi metri fino a Corso Sempione, all’altezza di via Gargano.
L’investimento in Piazza Sempione
Ieri mattina, intorno alle 4.30, nel III Municipio, più precisamente in Piazza Sempione, all’altezza di via Monte Subasio, un ragazzo è stato prima investito, poi trascinato sull’asfalto per diversi metri. Alla guida dell’auto, una Volkswagen, un uomo straniero, classe 1990. La vittima, quella che è stata trascinata fino a corso Sempione/via Gargano, è stata portata al Policlinico Umberto I per tutte le cure del caso. Ma quello che sembra essere un investimento, sulla cui dinamica stanno lavorando gli agenti del III Gruppo Nomentano della Polizia Locale, pare nascondere altro. Alla base ci sarebbe un litigio, poi sfociato nella violenza.
Il racconto dei testimoni
Stando al racconto dei testimoni, tra il conducente dell’auto e il pedone ci sarebbe stata prima una discussione. Quindi, l’investimento sarebbe stato volontario. E chi ha assistito alla scena, difficilmente riuscirà a togliersela dalla mente: c’è chi, infatti, ha visto il ragazzo falciato dalla vettura, poi trascinato fino al semaforo. Tra le urla degli amici e quella frenata brusca sull’asfalto.
I residenti sono stanchi, esasperati perché, specie nel fine settimana, succede sempre qualcosa. E non certo qualcosa di lodevole, di cui vantarsi nel quartiere, che viene spesso ‘macchiato’ da vicende come questa (o simili). Ora, in ogni caso, spetterà ai caschi bianchi indagare e ricostruire l’esatta dinamica. Alla base dell’investimento c’è stato un litigio? E cosa ha scatenato tanta violenza? Domande a cui, almeno per il momento, non ci sono risposte.