Lite furiosa tra coinquilini a Roma: testimoni costretti a far intervenire i Carabinieri nel quartiere di Centocelle.
Mattinata incandescente nel quartiere Centocelle di Roma. I residenti della zona hanno osservato una violenta lite tra due cittadini, con un giovane ragazzo che teneva degli atteggiamenti molto violenti verso una persona anziana. I cittadini, vedendo l’anziano in difficoltà, avrebbe allertato subito il numero d’emergenza del 112. I testimoni, infatti, pensavano come la lite fosse scaturita per un tentato furti ai danni dell’anziano signore.
Lite furiosa tra due coinquilini a Roma: l’episodio a Centocelle
Se qualcuno pensava si trattasse di un furto, in realtà si sbagliava di grosso. La vicenda della lite vedeva protagonisti due coinquilini di 37 e 72 anni, probabilmente legati da un rapporto di parentela. La lite sarebbe iniziata per una parola dell’anziano signore, che avrebbe redarguito il giovane coinquilino per le condizioni della casa: secondo l’uomo, il 37enne teneva l’abitazione in un forte stato di degrado, tra mancanza di pulizia e rifiuti accumulati da giorni.
Carabinieri sedano la lite tra i due coinquilini
Sul posto, come avvisati della vicenda, sono arrivati i Carabinieri. I militari hanno anzitutto riconosciuto i due litiganti, risultati soggetti psichiatrici e seguiti da un centro specializzato della zona. Nella discussione fortunatamente non sono partite aggressione, con i due soggetti che hanno solamente urlato su via delle Palme, all’interno del quartiere di Centocelle. L’intervento dei Carabinieri, pur se complesso visti i soggetti, ha permesso di calmare queste persone e provato a portarle alla ragionevolezza.
La segnalazione ai servizi sociali del V Municipio
Sedata la lite tra i due coinquilini, entrambi i soggetti hanno rifiutato l’assistenza di un’ambulanza per essere trasferiti in ospedale. Questo non ha tolto l’opportunità ai Carabinieri, però, di segnalare la vicenda ai servizi sociali del V Municipio. Sulle condizioni di disagio dei due soggetti, soprattutto sul piano igienico e della stabilità mentale, i servizi municipali dovranno aprire un’indagine più approfondita, cercando di comprendere se queste persone siano diventate pericolose per loro stesse e per i cittadini che incontrano.