Tre stazioni di Ostia chiuse “sine die”, pendolari ammassati sui vagoni in barba a tutte le restrizioni contro il virus, corse soppresse e non comunicate. O, se si è “fortunati” in ritardo. E’ questo quello con il quale devono fare i conti i pendolari della Roma-Lido, quelli che ogni mattina si alzano per andare al lavoro o a scuola e che più delle volte si trovano ad aspettare sulla banchina il treno. Che se arriva è come se fosse un miraggio.
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Roma-Lido, oggi la protesta dei pendolari davanti la Regione Lazio
Mentre le mattinate da incubo si susseguono per i viaggiatori e il presidente della Regione Lazio Zingaretti ha annunciato che presto il trenino, che collega la Capitale al litorale, da Atac passerà a Metromare, i pendolari sono esausti e oggi hanno deciso di protestare, di far sentire la propria voce, con la speranza che tutte le richieste vengano accolte. Una volta per tutte.
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Il Comitato Pendolari della Roma Lido, che si fa portavoce degli utenti che ogni giorno percorrono quella tratta ” da incubo”, spiega: “Protestiamo perché i treni non funzionano con le chiacchiere. Basta annunci a suon di Tweet e fingere di risolvere i problemi. Non siamo visionari“. E oggi sotto il palazzo della Regione Lazio, in piazza Oderico da Pordenone a Roma, dalle 14 alle 19 ci sarà la protesta organizzata dai Comitati pendolari Roma Ostia, Ferrovia Roma Nord e Per la Ferrovia Roma Giardinetti perché tutti sono “stufi delle solite promesse e dell’incapacità di chi governa da anni e che è riuscito solo a peggiorare la situazione”.