Roma. Ancora un altro liceo occupato. Questa volta la protesta riguarda il liceo Visconti occupato ieri poco dopo le 23. In questo frangente, alcuni studenti si sono introdotti nell’edificio per poi appendere lo striscione con su scritto: ‘Visconti occupato’. Tra le motivazioni della protesta ci sono anche le problematiche che devono affrontare i loro compagni disabili, che si trovano sulla sedia a rotelle.
Le motivazioni dell’occupazione al liceo Visconti
‘Nei giorni passati abbiamo manifestato davanti alla Città Metropolitana per ottenere una via d’accesso al portone principale per i ragazzi affetti da disabilità motorie, richiesta che viene portata avanti dagli studenti e dal consiglio d’Istituto da più di quattro anni’, si legge nel documento dell’occupazione studentesca. Ma i problemi, purtroppo continuano anche all’interno della struttura dove i ragazzi ‘devono fermarsi al piano terra, perché le scalinate sono sprovviste di un montascale o altro supporto motorio’. Una tale situazione, continuano i ragazzi, ‘preclude l’accesso alle classi del piano superiore e al laboratorio di scienze, penalizzando notevolmente il percorso didattico degli studenti diversamente abili’.
Alternanza scuola lavoro e governo Meloni
Questa non è tuttavia l’unica motivazione che ha spinto gli studenti a protestare. Nel mirino dei ragazzi anche l’alternanza scuola lavoro per la quale viene chiesta l’immediata abolizione. Il Pcto viene definito come un ‘percorso che costituisce la base di un modello scolastico basato sulla competizione e lo sfruttamento e che mira a formare lavoratori efficienti piuttosto che cittadini dotati di pensiero critico’. Come per le altre occupazioni, una chiara e decisa presa di posizione arriva poi per il Governo Meloni, dal quale i ragazzi prendono le distanze.
Liceo Visconti occupato: la solidarietà di Osa
Anche gli studenti di Osa hanno espresso solidarietà al Visconti: ‘Sosteniamo la loro iniziativa: gli studenti con grande lungimiranza occupano non solo per le problematiche interne (per cui nelle scorse settimane si sono già mobilitati), ma anche per l’immediata abolizione dei PCTO che “costituiscono la base di un modello scolastico basato sulla competizione e lo sfruttamento”, rilevando giustamente che “il governo Meloni si fa fregio di questo modello, proseguendo e accelerando la trasformazione del sistema scolastico italiano in una vera e propria scuola gabbia in cui solo i più forti e privilegiati riescono a sopravvivere.
Gli studenti si oppongono anche alla torsione autoritaria e antidemocratica messa in atto da questo governo, continuano, che si è ben vista non solo nella circolare che invita al revisionismo storico e all’anticomunismo diramata dal MIUR il 9 novembre, ma anche nella brutale repressione degli studenti universitari antifascisti a La Sapienza e nel famigerato Decreto 434 – bis, il “decreto anti rave” o, per meglio dire, anti dissenso.
Infine l’occupazione si scaglia contro la politica bellicista e guerrafondaia iniziata dal governo Draghi, richiesta dalla NATO e fedelmente continuata dal governo Meloni, e dal tentativo del nuovo governo di ostacolare il diritto all’aborto e i diritti nel senso più generale, che ci vedrà peraltro mobilitare come OSA il 25 e 26 novembre insieme alle ‘Donne de Borgata’, concludono gli studenti’.
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Roma, liceo Plauto occupato. Gli studenti salgono sul tetto: ”Vogliamo incontrare il Ministro”