Roma. Momenti di panico e apprensione su Via Collatina nelle ultime ore, dove un uomo ha dato di matto distruggendo le vetrine di un bar e aggredendo i passanti. Il fatto è dell’ultima ora, accaduto nel pomeriggio di oggi, lunedì 4 luglio: sul posto è stato richiesto l’intervento della Polizia Locale, precisamente all’altezza del civico 261, per sedare il baccano e l’apprensione creata dall’uomo e che ha visto coinvolte diverse persone.
La ricostruzione della dinamica a Roma
Da una prima ricostruzione, il soggetto, S.K. trentunenne cittadino del Mali, con precedenti penali alle spalle, sarebbe andato in escandescenza all’improvviso e senza nessuna chiara motivazione. Prima le urla e le minacce, poi ha iniziato a lanciare in strada tavolini del Valéry bar, con grande paura dei passanti che in quel momento si sono trovati dinanzi la furia dell’uomo.
Aggressione selvaggia e immotivata
La barista, impaurita, si è immediatamente rifugiata all’interno del bar, ma a quel punto l’uomo ha iniziato a colpire selvaggiamente le vetrine e a inveire contro di lei, colpendo la facciata dell’attività commerciare con diversi oggetti contundenti. Per fortuna, però, non è riuscito ad infrangere l’entrata.
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Ferito un uomo con cacciavite
Tra le altre cose, c’è stato anche un ferito, che ha tentato invano di fermare l’uomo: è stato colpito dal soggetto con un cacciavite e per questo successivamente trasportato presso l’ospedale Pertini in codice giallo. Sull’episodio è intervenuto anche il commento del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che per voce del Segretario Regionale del Lazio, Alessandro Marchetti rende noto: ” Episodi come questo, ormai quotidiani rendono evidente come sia ormai mutato il contesto degli interventi richiesti al personale delle Polizie Locali d’ Italia, ormai presenza sempre più prevalente nei territori metropolitani”.
Le dichiarazioni del SULPL
Poi, ha sottolineato: ”È giunto il momento di riconoscere con una legge di riforma nazionale, le esigenze del personale, che si trova quotidianamente a svolgere vere e proprie attività di polizia, senza avere le tutele, gli equipaggiamenti ed ahinoi la stessa formazione, dei lavoratori di tutte le altre forze dell’ordine. Esprimo il mio plauso ai colleghi intervenuti, per aver gestito con professionalità e freddezza, un individuo armato in stato di agitazione”.