Crudeltà e premeditazione hanno mosso Giandavide De Pau a uccidere tre prostitute nel quartiere Prati, a Roma. Le ha brutalmente aggredite con un coltello dopo aver sostenuto con loro rapporti sessuali a pagamento, sotto effetto di alcol, sostanze alcoliche e stupefacenti.
Per la Procura di Roma però, che ha disposto una perizia psichiatrica per sondare la capacità di intendere e di volere dell’uomo, gli omicidi non sono il frutto di un disturbo. La pm Antonella Pandolfi, con il procuratore aggiunto Michele Prestipino nell’atto di accusa, conferma che i tre omicidi sarebbero stati generati da futili motivi, con le aggravanti di crudeltà e premeditazione.
Gli omicidi ripresi con il telefono: le prove schiaccianti nei video
L’inchiesta sul killer delle prostitute di Prati giunge a conclusione grazie a dei video schiaccianti, raccolti dagli investigatori sia sulla scena del crimine, sia estrapolati dalle videocamere di sicurezza degli stabili in cui l’uomo ha agito a novembre 2022, quando si consumarono gli omicidi.
De Pau, prime di uccidere le tre donne, filmò i rapporti sessuali e le successive violenze per cui è accusato di omicidio. Video che gli investigatori hanno trovato nel cellulare del presunto assassino, adagiato vicino al cadavere di una delle tre donne. Ad aggiungere dettagli anche gli estratti dalle telecamere di videosorveglianza e le testimonianze dei parenti, che hanno permesso a polizia e carabinieri di raggiungere l’uomo. De Pau, dopo aver ucciso le tre prostitute, ha cercato infatti di nascondersi prima di darsi alla fuga.
Uccide tre prostitute a Prati: arrestato il killer di Prati
La mattina del 17 novembre 2022 in zona Piazzale Clodio si consumano tre sanguinosi delitti. Giandavide De Pau è un uomo già conosciuto negli ambienti malavitosi romani, parte della sua nomea dipende dal trascorso come autista del boss Michele Senese.
Un passato che non gli impedisce però di frequentare ambienti altolocati, dove al prestigio dell’alta società si alternano gli squallidi risvolti della prostituzione. Quella mattina a usufruirne presso il civico 8 di via Riboty è proprio De Pau, che intrattiene con due donne di origini cinesi dei rapporti sessuali a pagamento, filmandole.
Sono proprio quei video a permettere di incastrare De Pau. Con la prima De Pau intrattiene diversi rapporti, prova anche a offrirle droga, prima di assicurarsi che, oltre a lui, in quell’appartamento altolocato non ci sia nessuno. Mentre filma il tutto, rassicura le due donne che è disposto anche a pagare di più pur di rimanere completamente solo con loro. Il motivo è presto detto. De Pau si accanisce brutalmente prima sulla prostituta più giovane, poi su quella di 55 anni, che irrompe nella stanza assistendo alla scena brutale. Il video reperito dagli inquirenti non lascia spazio ai dubbi: nella registrazione si sente il rumore dei rantoli della donna in fin di vita, trovata agonizzante sul pianerottolo, come emerge anche dall’ordinanza d’arresto.
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Uccide due prostitute e poi, indisturbato, si reca da una terza
Scene efferate, che non sembrano turbare l’uomo. Dopo aver infierito sulle prime due vittime, De Pau da via Riboty si allontana come se nulla lo toccasse. Si allontana dall’appartamento delle due donne appena uccise, mani in tasca, cappello in testa per dirigersi verso un seminterrato di via Durazzo. Lì, il medesimo schema: uccide un’altra prostituta, di origini colombiane. Dopo 15 minuti si allontana uscendo dallo stabile. Di lui non si saprà nulla per giorni per due giorni, cercherà di dileguarsi facendosi ospitare da altre due prostitute. Contatterà sua sorella tramite una di loro, per farsi dare documenti, carta di credito e soldi prima di darsi alla fuga. Un piano che, però, non è riuscito a realizzare, raggiunto dalle Forze dell’Ordine e arrestato a due giorni dagli omicidi.