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Roma invasa dalle erbacce, la denuncia: “Mura e marciapiedi sommersi”

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erba alta

Da metropoli a giungla urbana è un attimo soprattutto se, complici le precipitazioni abbondanti, a Roma le piante crescono senza freni. Succede così che il verde della Capitale, già di per sé incontrollato, inghiotta completamente strade e marciapiedi, costringendo gli abitanti allo slalom tra le erbacce. Intere vie da Nord a Sud della città sono sommerse da sterpaglie, fogliame e rifiuti. Mentre la vegetazione cresce alta i residenti, esasperati, si domandano come il Campidoglio interverrà sulle potature e gli sfalci.

Sette strade su 10 a Roma sono sporche

La stima che arriva dal Dipartimento Ambiente del Comune è preoccupante. A Roma solo il 30% delle strade di viabilità secondaria è pulito dalle erbacce, ciò vuol dire che 7 strade su 10 sono ancora sporche. Parte di questa situazione dipende anche dalle scelte delle precedenti amministrazioni. Prima dell’era Gualtieri, la Giunta Raggi aveva optato per un decentramento amministrativo sulla cura del verde.

Il servizio, affidato precedentemente ad Ama, fu derogato invece di competenza ai minisindaci dei vari Municipi. Una scelta che ora Gualtieri vorrebbe capovolgere, ripristinando le competenze sugli sfalci ad Ama e sgravando i rispettivi presidenti di Municipio da un ruolo che faticano a svolgere.

Pochi fondi ai Municipi: Gualtieri spinge per affidare ad Ama la cura del verde

Il Municipio è responsabile attualmente della cura del verde dei territori di Roma Capitale, intervenendo su diversi aspetti. Tramite appalti dedicati, le amministrazioni locali contribuiscono alla realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde di quartiere, inclusi gli arredi e le aree ludiche, il tutto su aree non superiori ai 20.000 mq che includano anche gli asili nido e gli istituti scolastici nel territorio di competenza municipale.

Secondo i minisindaci, però, si tratta di mansioni troppo grandi rispetto all’effettiva disponibilità economica dei Municipi romani, per cui furono stanziati 7 milioni di fondi. Anziché prevedere singoli bandi per i vari servizi in carico ai Municipi, la Giunta Raggi organizzò un singolo maxi appalto quadro con 16 lotti, che comprendesse gli accordi fra le varie ditte e le circoscrizioni locali. Fondi che però non sono stati sufficienti rispetto alle esigenze dei territori. Tra le lamentele maggiori dei presidenti di Municipio ci sono l’assenza di una preparazione adeguata, ma anche di personale adatto a scrivere i bandi e a seguire gli affidamenti. Non basta poi strappare le erbacce, bisogna anche capire dove smaltirle, un compito sempre in capo ai presidenti di Municipio.

La questione del verde pubblico e i fondi extra  

Ora, alla luce di ciò, la Giunta guidata dal Sindaco Roberto Gualtieri al fine di arginare la problematica ha stanziato cinque milioni di euro extra, in aggiunta a quelli già deliberati, per una serie di interventi il cui obiettivo è “il miglioramento del decoro urbano”. Di questi cinque milioni, 2,8 sono destinati al dipartimento Tutela ambientale e serviranno per le operazioni di potatura dei parchi, nelle ville storiche e anche nelle aree verdi. Invece, 1,8 milioni saranno destinati al diserbo meccanico, vale a dire al taglio delle erbacce presenti sui marciapiedi. Le somme saranno distribuite in base alle competenze sia degli uffici capitolini sia di quelli territoriali. In particolare, 1,3 milioni andranno ai Municipi mentre 500 mila euro al dipartimento. Infine, 400 mila euro saranno destinati alle attività di indagine preparatorie, necessarie alla bonifica dei siti inquinanti. 

Ping pong tra Ama e Municipi

Da un lato i presidenti di Municipio che faticano ad assecondare le direttive del Campidoglio, immersa nel pantano dell’incuria, dall’altro l’Ama alle prese con l’emergenza rifiuti, così come con l’erba alta. Le due situazioni non sono slegate. Più cresce l’erba infatti, più gli operatori della municipalizzata hanno difficoltà a raccogliere la spazzatura che si nasconde tra erbacce e sterpaglie. Tra la gramigna a bordo strada e le ortiche, pullulano insetti, parassiti, topi che bazzicano poi verso cassonetti e rifiuti. Un serpente che si morde la coda, nutrendosi del degrado di Roma.

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