Roma. Certamente ricorderete il caso dei netturbini capitolini che al posto di compiere il loro dovere sottraevano illecitamente carburante dai mezzi di servizio. In realtà erano 7 in totale gli uomini scoperti dalla Guardia di Finanza, 4 di questi dipendenti Ama.
I netturbini che rubavano carburante all’Ama
La banda aveva messo in piedi un sistema collaudato che permetteva di far “sparire” completamente il carburante dai mezzi di servizio dell’AMA, attraverso la tecnica del “succhio”. Tanti i litri sottratti alla ditta che nella Capitale si occupa della raccolta rifiuti, soprattutto in un periodo in cui il carburante è equiparabile all’oro. I furti avevano raggiunto un valore di centinaia di migliaia di euro. Ora, arrivano anche le intercettazioni pubblicate da la Repubblica.
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Le intercettazioni
“Come quando pagavo tanto de mutuo ed ero obbligato a annà a fa il doppio lavoro ” si sente dire un una traccia audio, e poi: ” Non te butti malato e non te piji e ferie, tutti i giorni sto a venì “. Queste le parole proferite dai furbetti della benzina che si lamentano in quanto costretti a lavoro, come del resto fanno tutti gli altri dipendenti onesti della ditta Ama.
Il colpo grosso secondo gli investigatori
Ad ogni modo, secondo gli investigatori, il colpo grosso sarebbe avvenuto facendo entrare i camion nella sede del circolo di Tiro al volo con i serbatoi pieni di benzina, e infine uscirne con pochi litri di carburante, il giusto per arrivare al deposito. E poi, il colpo da maestri: danneggiare i fusibili o i freni, in modo tale che nessuno avrebbe potuto utilizzare i mezzi e quindi rendersi conto del furto messo in atto (“je famo er fusibile e rientri”, “stamo a taglià e fili dei freni”).
Gli arresti di ieri
Un sistema, dunque, molto semplice ma ben ideato e messo in atto, quello orchestrato da alcuni dipendenti Ama. Ma nonostante tutte le accortezze degli incriminati, ecco che nella giornata di ieri è arrivato all’arresto di 7 persone, oltre al sequestro di oltre 200.000 euro