Roma. Aveva aggredito con ferocia una donna, con un’arma da taglio, colpendola ripetutamente in diverse parti del corpo e lasciandola in una pozza di sangue.
Aggressione violenta a Trastevere
L’aggressore, un soggetto senza fissa dimora, colto da un raptus improvviso si era così scagliato sulla povera vittima con tutta l’intenzione di lasciarla senza vita, data la violenza e la ferocia dell’atto. Il fatto era avvenuto il primo agosto, in pieno giorno, nei pressi della Stazione di Trastevere.
Il giorno dopo, il 2 agosto, in serata, gli investigatori della IV Sezione della Squadra Mobile di Roma specializzata nel contrasto ai reati di violenza di genere e del XII Distretto di P.S. Monteverde, all’esito di una ininterrotta attività investigativa, hanno eseguito un decreto di fermo disposto dalla Procura della Repubblica di Roma a carico dell’aggressore.
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La violenta dinamica in strada
La vittima, in quella violenta dinamica, dopo l’intervento di un passante, che vedendola ferita ha allertato immediatamente i soccorsi, era stata trasportata d’urgenza e in codice rosso in ospedale, dove successivamente era stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. La donna si trova tuttora in prognosi riservata.
Le indagini, effettuate sotto la direzione immediata della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, sono proseguite senza soluzione di continuità fino all’esecuzione del fermo di indiziato di delitto per il tentato omicidio, con l’aggravante di aver commesso il fatto contro una persona legata a lui da relazione affettiva.
L’identità dell’aggressore
Il soggetto incriminato è un italiano di 47 anni, ora ristretto, ora, presso la Casa Circondariale di Regina Coeli. L’uomo, compagno della vittima da poco tempo, viveva di espedienti e, oltre a ciò, aveva già a suo carico numerosi precedenti penali e di polizia. Il provvedimento restrittivo della libertà personale è stato, infine, convalidato dal Gip del Tribunale di Roma, che ha disposto il trattenimento in carcere.