Roma. Una storia che ha dell’incredibile. Secondo il Municipio la richiesta dell’alloggio sarebbe stata presentata con ritardo e pertanto non processabile.
La drammatica storia di Angelo, costretto a dormire in strada dopo un incendio
Questa è la storia di Angelo, 56enne disoccupato che ha trovato conforto – non nelle istituzioni, questo è certo – ma nell’uomo, nella solidarietà delle comunità di Montespaccato e Casalotti, le quali si sono attivate con una raccolta fondi in suo sostegno.
La casa dichiarata inagibile
Angelo aveva perso la sua abitazione a causa di un incendio – dichiarata inagibile – che si era verificato proprio nei quartieri Aurelio e Casalotti. Da quel giorno, lui ha perso tutto: dagli indumenti ai rapporti con la famiglia, e ora dorme spesso in auto. L’uomo è letteralmente in strada dal 27 giugno scorso, affidandosi al buon cuore di amici e parenti. Una storia che, però, non ha ancora fatto breccia nelle istituzioni locali che continuano a rigettare la richiesta di un alloggio emergenziale.
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Un cavillo burocratico
Il motivo? Un cavillo burocratico, di quelli che da anni attanagliano l’Italia e gli italiani, spodestando anche l’umanità più elementare. Ora che l’inverno è alle porte, il 56enne, disoccupato, teme il protrarsi della situazione anche per i prossimi mesi, quelli più rigidi e difficoltosi. La sua storia è stata raccontata anche dal consigliere di Fratelli d’Italia e presidente della commissione trasparenza del Municipio XIII, Marco Giovagnorio.
Parla il consigliere Fdl del Municipio XIII
Il consigliere ha fatto esplicita richiesta perché venga risolta tempestivamente una situazione che non può continuare in questo modo: “Apprendiamo con speranza che il signor Angelo Severa, che ha perso ogni cosa nell’incendio dello scorso 27 giugno e che da quel giorno è costretto a dormire in auto separato dalla famiglia, è stato convocato dal Presidente del Municipio XIII”.
”Senza dubbio una buona notizia, anche se in questi due mesi e mezzo ho provato in ogni modo a sensibilizzare la maggioranza municipale e comunale. Trovo assurdo che solo oggi il Presidente del Municipio si sia degnato di contattare un cittadino che da mesi dorme in automobile. Ci auguriamo che il Sindaco Gualtieri possa sostenere la famiglia Severa con ogni mezzo a sua disposizione”.