Incendio in un nuovo ristorante aperto nella zona Talenti di Roma: le forze dell’ordine indagano sul giro del racket.
Inaugurazione amara per un ristorante di Roma, che è stato dato alle fiamme pochi giorni dopo la prima apertura. Il fatto è avvenuto nel quartiere di Talenti, dove già in passato altri commercianti avevano denunciato il fenomeno del racket e le ritorsioni per chi non cedeva alla richiesta del pizzo alle realtà criminali di quel quadrante della Città Eterna.
Ristorante in fiamme dopo l’inaugurazione a Roma
Tre individui hanno dato fuoco alla saracinesca del ristorante Addore, situato a via Ugo Ojetti nella zona di Talenti. Al momento dell’incendio, che è costato ingenti danni all’attività commerciale, il locale di ristorazione aveva aperto appena da tre giorni. Il ristorante sarebbe stato attaccato da tre individui incappucciati, che attraverso l’utilizzo di una tanica di benzina hanno dato fuoco alle serrande dell’attività.
L’intervento dei Vigili del Fuoco
L’intervento dei Vigili del Fuoco è stato tempestivo, garantendo danni contenuti all’interno dell’attività di ristorazione all’interno di via Ojetti. Sul posto anche le forze dell’ordine, che hanno subito cominciato a indagare sull’episodio e visionare le telecamere a circuito chiuso dell’attività, che ha permesso di vedere la figura dei piromani. Secondo le prime piste d’indagine, tutto potrebbe ruotare attorno al giro del racket nella zona e un metodo criminale per richiedere il pizzo agli esercenti.
La testimonianza del proprietario del ristorante
Ai microfoni de Il Messaggero, il proprietario ha provato a commentare la vicenda. Ai microfoni dei cronisti, così come agli agenti delle forze dell’ordine, ha dichiarato di non avere idea sul perchè quei piromani abbiano dato fuoco al suo nuovo locale.
Tra le piste avanzate dalle indagini, oltre al fenomeno del racket nel quadrante di Roma Nord-Est, ci sarebbe anche l’ipotesi di un concorrente geloso della nuova attività commerciale. Un ipotesi comunque, questa, comunque non sostenuta dai residenti locali, che invece spingerebbero le istituzioni a guardare verso i fenomeni legati alla criminalità organizzata.