Sono stati diramati il 18 marzo scorso, quando Roma e il Lazio erano già in zona rossa da tre giorni, i nuovi dati sui contagi nella Capitale, quartiere per quartiere. Il monitoraggio, pubblicato periodicamente, è realizzato dal SERESMI il servizio regionale per la sorveglianza delle malattie infettive dell’ospedale Spallanzani in collaborazione con la Regione Lazio.
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Roma in zona rossa: ecco la mappa dei contagi quartiere per quartiere
Le mappe presentate descrivono l’incidenza cumulativa e la prevalenza giornaliera di casi COVID-19 notificati al SERESMI (x 10,000 residenti) rappresentando le stime in valori crescenti secondo gradazione di colore. I dati riportati qui risalgono all’11 marzo 2021, ultimo aggiornamento del Seresmi.
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A Roma diversi quartieri registrano numeri alti di casi di Coronavirus da inizio epidemia: per numero di casi assoluti (mappe aggiornate all’11-03-2021), sopra le mille unità, troviamo:
Torre Angela (con 5.260 positivi), Centocelle (2.827), Borghesiana (3.066), Lunghezza (2.051), Morena (1.911), Primavalle (2.490), Castelluccia (1.609), Don Bosco (2.397), Alessandrina (1.563), Gordiani (1.854), Tormarancia (1.253), Val Cannuta (1.656), Fogaccia (1.483), Santa Maria Della Pietà (1.414), Garbatella (1.612), Trullo (1.510), Portuense (1.169), Colli Portuensi (1.492), Marconi (1.440), Tiburtino Sud (1.063), Tiburtino Nord (1.054), Tor Marancia (1.299)Appio Claudio (1.324), Vallerano Castel di Leva (1.457), Torrino (1.512), Torpignattara (1.921), Serpentara (1.519), Montesacro Alto (1.535), San Basilio (1.401), Esquilino (1.427), Acilia Nord (1.236), Acilia Sud (1.291), Ostia Sud (1.372), Ostia Nord (1.859), Infernetto (1.389).
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Coronavirus nel Lazio: il punto della situazione
Nel Lazio i nuovi casi sono in aumento: solo ieri si sono registrati 1.963 nuovi contagi (con un incremento di 235 positivi in più rispetto alla giornata di mercoledì). Ma c’è anche una nota positiva perché l’Rt rispetto all’ultimo monitoraggio – è in calo. Stando ai dati riportati dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e aggiornati al 18 marzo, nel Lazio la percentuale di posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid è al 32% (soglia di rischio 30%). Per i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia attestata al 38% contro la soglia di rischio del 40%.
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Roma e il Lazio verso la zona arancione
Il Lazio sarà in zona rossa almeno per due settimane, a partire dal 15 marzo. Se poi dovesse esserci un calo di positivi e una diminuzione dell’Rt (come sta avvenendo), con tutti i parametri sotto la soglia di allerta allora la Regione potrebbe ritornare in fascia arancione non prima del 29 marzo perché per passare da una zona all’altra bisogna far trascorrere almeno 14 giorni dal precedente cambio di colore.
Se la Regione dovesse passare in arancione si godrebbe pochi giorni di “aperture” con un lieve allentamento delle misure, perché con l’arrivo di Pasqua tutta l’Italia sarà in zona rossa. Una misura uniforme su tutto il territorio nazionale per arginare la diffusione del virus ed evitare situazioni che non farebbero altro che peggiorare la condizione attuale. Il 3, il 4 e il 5 aprile il Paese si tingerà di “rosso“: attività chiuse e spostamenti concessi all’interno della Regione, a patto che a muoversi siano due persone non conviventi e verso una sola abitazione privata.