Roma. Era passato col rosso, in sella al suo scooter sfrecciando senza darsi conto della segnaletica. Sarebbe bastato questo a metterlo nei guai con la legge. Ma non è tutto, perché la semplice effrazione stradale era soltanto il sintomo di un qualcosa di molto più grave che solo successivamente i carabinieri hanno scoperto. Ecco cosa aveva l’uomo con sé.
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Beccato a Roma con 33 postpay non sue
Dopo aver passato il semaforo con il rosso, i Carabinieri della stazione di Ponte Milvio si sono subito messi alle costole dello scooterista – un 39enne romano come riporta anche il Messaggero – e lo hanno immediatamente fermato. Dopo l’identificazione e i primi controlli, ecco sbucare l’arcano: il soggetto aveva con sé 33 carte ricaricabili intestate a terzi, ognuna di queste munita del proprio codice pin e con tanto di nome del proprietario legittimo sul retro.
Le indagini: prelievo per 10-15 euro da ogni prepagata
Ovviamente, dopo aver accertato il tutto, il soggetto è stato arrestato per indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. Successivamente, dalle indagini, è chiaramente emerso che dalle carte c’erano stati dei movimento di denaro per 10-15 mila euro su ognuna. In aggiunta, parte degli intestatari che sono stati contattati dai militari durante le indagini, hanno anche dichiarato che avevano ricevuto una somma di denaro dall’imputato per aprire le carte, mentre altre due vittime hanno dichiarato di aver subito un furto delle carte ricaricabili dall’auto. Alla fine, il 39enne romano è stato processato nella giornata di venerdì scorso e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.