Roma. Il fermo è stato convalidato e lei, la badante ucraina che si è resa responsabile di almeno 3 rapine con l’impiego di sonnifero nei confronti di altrettanti anziani, ora dovrà rimanere in carcere. Alle accuse per Ruslana I., ora, se ne aggiunge anche un’altra: quella di aver drogato anche un’altra 86enne pur di derubarla.
Roma, badante narcotizza 98enne per derubarla: la ‘nonnina’ muore pochi giorni dopo
In carcere la 48enne ucraina che narcotizzava le anziane a Roma
Un metodo collaudato e reiterato. Un’altra delle sue vittime, invece, R.B., 98 anni, era deceduta nella giornata di venerdì scorso, e sul fatto gli investigatori cercano di capire se il decesso sia stato effettivamente innescato da un’intossicazione dovuta ai narcotici assunti. L’indagine era nata lo scorso 25 marzo, quando la nipote della 98enne aveva raccontato ai poliziotti di aver assunto la badante da circa una settimana e che, con l’obiettivo di controllare il suo modo di fare e il suo operato, si era recata di sorpresa presso l’abitazione della nonna e l’aveva trovata in uno stato di profondo sonno, quasi rasentando il coma.
Bevanda narcotica anche alla nipote
Alla sua richiesta di spiegazioni, la badante aveva raccontato che la signora si era semplicemente addormentata un’oretta prima. Poi, aveva preparato una bevanda, invitando la nipote della 98enne a berla, in modo abbastanza insistente. Così, dopo averla bevuta, la donna ha raccontato di aver avvertito subito uno strano senso di annebbiamento e, poi, di essersi svegliata direttamente il giorno dopo. Al suo risveglio, non c’era più né la bandate né i soldi, circa 550 euro dal portafogli. A quel punto è arrivata la chiamata alla polizia.
Le indagini e altri casi
Ora, il lavoro delle indagini ha permesso di risalire all’identità della 48enne. Sul territorio aveva certamente colpito diverse volte. Sempre le indagini rivelano che un’azione analoga Ruslana l’aveva compiuta il 2 luglio a Ostia. Quella volta la badante, dopo aver addormentato la vittima somministrandole il solito narcotico e poi aveva svaligiato tutto. L’arresto ieri è stato, dunque, convalidato ed è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Tali esigenze cautelari, come sottolinea il giudice, nascono dalla ”reiterazione dei delitti perpetrati dalla donna, la quale ha mostrato una natura violenta e spregiudicata”.
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