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Roma, il fisco mette nel mirino la Asl 2: presentato “conto” da 64 milioni di euro

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Una cartella esattoriale di oltre 64 milioni di euro è stata recapitata dall’Agenzia delle Entrate alla Asl Roma 2. Alla base delle motivazioni, il presunto mancato versamento dell’Iva per l’anno 2016. La Asl ha però preannunciato ricorso.

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Il fisco prende di mira la Asl 2: maxi cartella esattoriale da 64 milioni di euro

L’Agenzia delle Entrate ha recapitato alla Asl Roma 2 una maxi cartella esattoriale, per oltre 64 milioni di euro, a causa di un presunto mancato versamento dell’Iva. La cartella per il conto economico dell’azienda sanitaria più grande di Roma era stata in realtà notificata già a fine maggio, ma solamente due mesi più tardi la notizia è trapelata. Solo il 25 luglio, infatti, i vertici Asl hanno deliberato l’affidamento a un legale esterno del contenzioso aperto con il Fisco. La cartella, per un importo pari precisamente a 64.344.067,96 euro, è relativa a un debito derivante da controllo modello Iva per l’anno 2016. La Asl ha però fatto ricorso, impugnando il provvedimento, ora pendente dinanzi alla Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Roma. Secondo l’azienda infatti si sarebbe trattato di un disallineamento dei dati informatici.

Il precedente: falsi crediti fiscali per frodare il fisco: sequestrati beni per 10 milioni di euro tra Roma, Anzio, Aprilia e Nettuno, indagate 33 persone

Maxi frode fiscale, quella scoperta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno sequestrato beni mobili e immobili, ma anche disponibilità finanziarie. E hanno eseguito il decreto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Loro hanno sequestrato beni per 10.000 di euro, per utilizzo di crediti fiscali inesistenti. Anche per bonus facciate. E 33 sono le persone ora indagate, anche tra Roma, Anzio, Nettuno e Latina. Ma non solo. 

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