Un’aggressione avvenuta in piena mattina, nell’indifferenza di un quartiere e dei suoi cittadini. E’ successo mercoledì 30 dicembre a Roma, in pieno clima festivo, quando tutti dovremmo essere più buoni. Ma anche no. La vittima ci ha raccontato la sua storia, intrisa di violenza e ipocrisia.
La donna e suo marito, lui completamente cieco, lei ipovedente, stavano attraversando sulle strisce pedonali in via dei Platani, in zona Centocelle, quando un incivile non si è fermato per farli passare: mentre sfrecciava, il bastone della donna e la fiancata dell’auto si sono toccati, facendo molto rumore, cosa che accade abitualmente quando il bastone per ciechi tocca qualcosa.
Il “pirata della strada”, oltre a non aver fatto passare le persone sulle strisce (come previsto dal codice della strada, oltre che dall’educazione, ma quest’ultima è un’optional) e ad averle sfiorate, visto che il bastone della donna è stato urtato, si è arrabbiato proprio per questo motivo, pensando che il colpo ricevuto sull’auto fosse stato dato apposta per la mancata precedenza: il conducente dell’auto, alterato, ha quindi minacciato la coppia: “Vi taglio la gola, vi ammazzo”, ha urlato fuori di sé. In preda all’ira è sceso dalla macchina, passando così ai fatti: l’uomo ha cercato di infilare le dita negli occhi della signora, le ha strappato la mascherina e l’ha spinta a terra.
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La reazione dei dei presenti
Attorno alla coppia c’era chi rideva, chi passeggiava indifferente, chi addirittura ha tentato di bloccare il marito mentre chiamava i Carabinieri: un’atteggiamento che ha dell’assurdo. Nessuno ha preso le difese della coppia di disabili, non giovanissimi, che per poco non erano stati investiti e, poco dopo, malmenati.
L’incivile è scappato: nessuno, ovviamente, ha preso nota della targa. I due aggrediti, ci raccontano, sono riusciti a mettersi in contatto con i Carabinieri che hanno raccolto le loro dichiarazioni, “impotenti e sconcertati“. Lunedì il racconto della coppia, già preso dai militari, verrà formalizzato in una denuncia contro ignoti.
Intanto la vittima ha acquistato in farmacia uno spray urticante antiviolenza e, dice, “compreremo uno sfollagente, non possiamo vivere con la paura di ritorsioni, perché lui ci può riconoscere, noi no, non abbiamo idea di chi sia. Siamo indignati e spaventati“.