Sembra la trama di un film di Natale, di quelli che trasmettono alla tv in questi giorni di festa. Invece è quello che è accaduto veramente ieri pomeriggio, 12 Dicembre, a Roma, nella stazione Termini.
Tra la folla che abitualmente percorre le banchine, nei pressi del binario 11, alle 15:40 un uomo di 75 anni si accascia a terra: ha un attacco cardiaco, con conseguente arresto cardiaco. Le sue condizioni si rivelano subito gravissime, perché l’uomo è in assenza di battito e di respirazione, oltre a essere in stato di incoscienza. Accanto a lui la figlia, disperata.
La gente gli si accalca intorno: i soliti curiosi, ma anche di addetti ferroviari e polizia di Stato, che chiamano il numero unico delle emergenze. Tra i tanti passeggeri in procinto di prendere un treno, passa un uomo, che stava andando a prendere il treno per rientrare a Milano.
Vista la confusione, l’uomo si avvicina per capire cosa stesse succedendo, notando subito la persona a terra anziana priva di sensi. Nel frattempo un addetto delle ferrovie aveva portato il defibrillatore e un signore stava posizionando gli elettrodi, ma in modo errato. Vedendo l’errore, l’uomo si avvicina e prende in mano la situazione, modificando la posizione e iniziando subito le procedure di rianimazione con un primo ciclo di massaggio cardiaco, nel frattempo informandosi se era stata chiamata l’ambulanza del 118. Allontana i curiosi e attiva una prima scarica, ma il paziente non rinviene, quindi procede ancora con il massaggio e una seconda scarica, ma ancora nulla. La figlia del paziente era accanto a lui, in forte stato di agitazione e disperazione. Il soccorritore, sempre da solo, ma tenendo sotto controllo la situazione, continua con volontà e determinazione il massaggio cardiaco chiedendo intanto alla figlia di sollecitare l’intervento dell’ambulanza. Dopo altri interminabili minuti in cui il massaggio cardiaco e la ventilazione bocca-bocca non viene mai interrotta, il paziente, con diversi rantolii, riprende a respirare in modo sempre più autonomo, anche se con fatica, riprendendo gradualmente anche il battito radiale, che era scomparso, pur rimanendo in stato di incoscienza.
Il paziente viene coperto con telo termico ed assistito fino a quando, di lì a poco, è arrivata l’ambulanza.
A questo punto il soccorritore, che aveva perso il treno, stressato e sudato per il soccorso svolto, accompagnato anche da personale FS della stazione Termini, si è recato alla biglietteria di Italotreno per cercare un nuovo treno in partenza per Milano.
E lì la brutta sorpresa. Nonostante avesse ricevuto la gratitudine da parte del personale della stazione ferroviaria e dalla figlia del paziente per aver salvato la vita del 75enne, alla biglietteria non volevano cambiare il suo biglietto di rientro. La ragazza del desk, alla richiesta di un posto su un altro treno dopo che le erano stati illustrati i fatti, nonostante la presenza del personale FS a testimonianza dell’accaduto, ha risposto:“io non ho sentito nulla e vabbè, ….diciamo che per stavolta le voglio credere ma devo fare un’eccezione alla regola”, umiliando e mettendo in imbarazzo il viaggiatore che aveva perso il treno “solo” per salvare un uomo.
Il personale FS, sentita la risposta, è intervenuto interpellando il proprio dirigente, chiedendo di offrire il biglietto di rientro a Milano sul primo Frecciarossa in partenza.
Ma nel frattempo, dopo un secondo tentativo con un’altro addetto, il soccorritore ha ottenuto la variazione del biglietto.
Chi era il passeggero in partenza per Milano? L’uomo era realmente un soccorritore (non in divisa) della Croce Rossa Italiana di Piacenza, non più giovanissimo, che ha prestato umilmente e senza pensarci due volte la sua assistenza al paziente.
Un soccorritore segue regole di responsabilità, un soccorritore è sempre in bilico tra il mondo emozionale e le forti sensazioni/emozioni presenti che devono essere controllate con razionalità e operatività.
Molte persone dovrebbero essere più attente ed essere più altruiste, per un mondo migliore e non limitarsi a filmare con gli smartphone quel che accade, senza mai intervenire.
Come è finita?
Il 75enne si è salvato e la dirigenza FS della Stazione Termini ha telefonato al soccorritore quando era già in viaggio, ringraziandolo del gradissimo gesto di altruismo compiuto.