False licenze N.C.C e sequestro di beni per un valore di 1.500.000 euro. Questo è quello che hanno scoperto (e poi sequestrato) i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che in questi momenti stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale capitolino su richiesta della locale Procura della Repubblica. Nel mirino 3 società cooperative, con sede a Castelnuovo di Porto (RM), Milano e Avezzano (AQ) – e 36 persone operanti nel settore del trasporto mediante “noleggio con conducente”.
Le indagini e cosa è stato scoperto
Le indagini sono partite nel 2020 e sono state portate avanti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Fiumicino. Dagli accertamenti e dalle continue verifiche sono emersi indizi sulla produzione e il commercio di false licenze per l’esercizio dell’attività di N.C.C. Con tanto di intestazione di diversi Comuni italiani – spesso di piccole dimensioni – che non hanno trovato corrispondenza presso gli Enti locali.
Stando alle indagini, le società cooperative avevano un modus operandi ben consolidato: dopo aver predisposto le false licenze con l’apposizione di fittizie attestazioni dei Comuni, le cedevano a un prezzo inferiore a quello necessario per il loro lecito rilascio. Che, quindi, che veniva accreditato in maniera frazionata su carte prepagate intestate ad altri.
L’accesso facile nella ZTL
Poi, quelle false licenze, quelle autorizzazioni contraffatte venivano registrate alla banca dati dell’Ufficio Mobilità di Roma Capitale. Il motivo? Servivano per accedere nelle zone a traffico limitato. E venivano utilizzate per l’immatricolazione delle autovetture per la destinazione a noleggio con conducente presso vari uffici provinciali della Motorizzazione Civile.
Cosa è stato sequestrato
Quote societarie, autovetture di grossa cilindrata, immatricolate sulla base di falsi titoli autorizzativi. Questi sono i beni sequestrati dalla Finanza, per un valore pari a circa 1 milione e mezzo di euro. In corso, nelle province di Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti, Latina, L’Aquila, Chieti, Milano, Varese, Alessandria, Perugia, Reggio Emilia, Brindisi e Trapani, diverse perquisizioni nei confronti degli indagati. Che sono 52 e che dovranno rispondere di truffa, falso, sostituzione di persona, riciclaggio ed altro.