Furto in una scuola nel territorio di Roma Sud: in settimana svaligiato l’asilo nido “La Pimpa” di Mezzocammino.
Nuovo furto in una scuola di Roma, con un episodio avvenuto questa volta all’interno di una struttura scolastica nel quartiere di Mezzocammino. La vicenda è stata denunciata prontamente dalle insegnanti della scuola, che hanno trovato i locali della struttura messi “sotto sopra” dai ladri per cercare soldi o probabilmente materiale didattico da rivendere.
La scuola svaligiata nel quartiere di Mezzocammino a Roma
La vicenda si è svolta nell’asilo nido “La Pimpa” di Mezzocammino. Come raccontato da RomaToday, i ladri sono entrati nella struttura nella notte tra il 20 e il 21 febbraio 2024, probabilmente a caccia di materiale scolastico da rivendere. L’episodio è stato notato solo la mattina di mercoledì scorso, quando le insegnanti hanno trovato chiare tracce di furto all’interno della scuola.
I danni procurati alla scuola di Roma Sud
Secondo la denuncia esposta alle forze dell’ordine, i ladri avrebbero portato un’onda “barbarica” all’interno de “La Pimpa”. Prima avrebbero attaccato le macchinette degli snack e dei drink interni alla scuola, svuotandole dei prodotti alimentari e rubandoci poi anche le monetine custodite nella casa. Successivamente avrebbero girato per le classi e gli uffici, in cerca di materiali da rubare – come computer o mezzi elettronici – e poi rivendere nel giro del mercato nero romano.
Le ipotesi dei Carabinieri sul furto alla scuola di Mezzocammino
Al momento i Carabinieri ipotizzano una pista d’indagine, che collegherebbe l’episodio della scuola di Mezzocammino ad altre vicende analoghe accadute, nelle ultime settimane, anche in altri quadranti di Roma Sud ed Est. Secondo i militari, i ladri sarebbero entrati nella scuola sfruttando una finestra lasciata aperta durante la giornata di martedì scorso. Gli elementi, probabilmente, sono persone tossicodipendenti, che rivendono i materiali sottratti alle scuole per ottenere soldi da rinvestire nelle piazze di spaccio. Una pista che, al momento, sarebbe avvalorata anche da numerose prove raccolte dai militari in questi mesi.