A seguito dei furti di carburante all’interno di Ama, municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti di Roma – le indagini sulla vicenda fotografano come le dimensioni del fenomeno siano tutt’altro che circoscritte e sporadiche. Infatti, Secondo la Procura i ladri sarebbero più di 2mila, tra autisti e spazzini, e negli anni avrebbero fatto sparire quasi 300mila litri di rifornimenti. Ma non solo, come riportato da Repubblica, nelle vecchie inchieste sarebbero stati registrati dagli investigatori anche gli scambi, piuttosto eloquenti, tra alcuni operatori: “Con questa me ce pago il mutuo”, diceva, ad esempio, uno di loro ad un collega.
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Quattro operatori licenziati da Ama per il furto di carburante
Ma i controlli al fine di evitare tali situazioni, non si fanno attendere. Solo ieri quattro operatori sono stati licenziati in tronco da Ama che ha inoltre presentato un esposto nei loro confronti. I dipendenti avevano sottratto alla municipalizzata 1.500 euro di benzina che è molto probabile sia finita nelle loro private o ancora, rivenduta. I fatti sono andati avanti per circa un anno, probabilmente i dipendenti si sentivano sicuri rispetto alla mancanza dei controlli ma così non è stato. Ama ha infatti portato a galla la vicenda attraverso delle verifiche a campione sui suoi 70 centri, tra officine e rimesse.
Il modus operandi
Rifornimenti non soltanto durante l’orario di lavoro ma anche fuori dal servizio. Il nome e l’orario di chi fa benzina sono tracciati in quanto ogni dipendente ha un pin e una carta carburante. Ma pare che uno dei dipendenti oggetto di indagine avesse avuto anche carte carburante non sue. Circostanza questa che lascia pensare che il resto delle persone licenziate fosse connivente, ma non si esclude il fatto che anche loro fossero autori della truffa. Ora spetterà alla magistratura chiarire ulteriormente la vicenda e le singole responsabilità di ognuno.