Roma. I reati non si fermano mai, e così anche i controlli devono necessariamente tenere il passo per poter continuare a monitorare, prevenire e reprimere gli odiosi illeciti commessi. Tra i tanti, soprattutto quelli ai danni degli anziani, spesso raggirati dai malfattori e ritenuti soggetti preferenziali per una eventuale truffa.
Finto operatore Sisal truffa società romana, giocatori e un negozio: 62enne a processo
Rubavano carte di credito ad ultrasettantenni
Nelle ultime ore, gli agenti di polizia hanno dato luogo all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, nei confronti di 2 persone di origine rumena, un uomo di 51 anni e una donna di 25 anni. Entrambi risultano gravemente indiziati di aver commesso, a vario titolo, i reati di furto, ricettazione ed indebito utilizzo di carte di credito commessi ai danni di ultrasettantenni.
Le indagini e le segnalazioni a Balduina
L’indagine era scaturita da una serie di denunce per smarrimento o furti di portafoglio e per successivo utilizzo fraudolento di metodi di pagamento, avvenuti prevalentemente nella zona Balduina, e presentate nell’ultimo biennio presso il commissariato Monte Mario da parte di soggetti ultrasettantenni. Dopo approfondite indagini, ricerche e grazie anche alle dichiarazioni rese dalle vittime in sede di denuncia e alla geolocalizzazione delle utenze telefoniche utilizzate dai soggetti, è stato possibile risalire ai presunti autori di detti reati. Questi, entrati in possesso delle carte di credito dei malcapitati – poiché direttamente acquisite o ricevute da terzi soggetti ancora da identificare – erano soliti effettuare piú transazioni illecite in un breve lasso di tempo e caratterizzate da importi molto elevati. I poliziotti, pertanto, alla luce degli elementi di prova raccolti durante tutto il periodo di indagine sono riusciti a ricostruire la vicenda e a risalire alla loro identità, assicurandoli alla giustizia.
Gli arresti domiciliari
La Procura inquirente, alla luce di detti elementi di prova, ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma l’emissione di una misura cautelare nei confronti degli indagati. Il GIP ha accolto tale richiesta ed ha emesso a carico dei due la misura cautelare degli arresti domiciliari. Oltre a loro, sarebbe stato identificato anche un 35enne loro complice, ma per il momento non è ancora stato rintracciato.