Roma. Nella zona di Roma nord, precisamente al confine con via della Giustiana, le cose non cambiano mai e sembrano essere immortalate dal tempo. Infatti, da un anno esatto – era il 21 agosto 2021 – è franata una parte del costone che arreda via Cassia, senza che da allora si sia provveduto al recupero e alla messa in sicurezza del terreno.
Buon compleanno frana sulla Cassia!
Alberi pericolanti che, venendo giù, si sono portati appresso anche buona parte del terreno. Da allora, in ben 365 giorni, a parte il disboscamento dei fusti ormai caduti, non si è fatto niente altro se non circoscrivere l’area con le famose reti da pollaio. Ma oltre ciò, niente di più. Come se il problema fosse definitivamente risolto.
Benché parte della carreggiata sia stata nel tempo riaperta al traffico veicolare, il marciapiede è ancora interdetto con enormi disagi per i residenti di zona. In particolare, per questi risulta impossibile camminare lungo un ampio tratto di una strada che non è certo una piccola via di quartiere.
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Lo sfogo dei cittadini sui social
Come conseguenza, e in occasione dell’anniversario dell’evento, qualcuno ieri ha ”sbottato” – i commenti sono riportati anche da il Messaggero: «Oggi è il Compleanno della frana di via Cassia alla Giustiniana – ha scritto Enrico su Facebook – eravamo in piena campagna elettorale ed i futuri eletti si fiondarono sul posto per i selfie e le dichiarazioni del caso… La frana è ancoralì e non è successo nulla! (Attendiamo scuse e giustificazioni varie). Al suo post, come ovvia conseguenza, hanno fatto seguito svariati commenti e critiche nei confronti della situazione davvero impietosa in cui versa la strada.
I commenti e le accuse
”Rimarrà lì immobile – scrive ad esempio Luxandra – ci abito davanti e non ho mai più visto qualcuno fare rilievi o sopralluoghi”, le fa eco anche Roberto, che scriveva così nel post dell’anno scorso: ”con pala e secchiello avevi già fatto”. E ancora: ”Col passeggino o carrozzina devi passare sul lato opposto” – osserva Gina – ”oppure vai a finire in mezzo alla strada”. E perché devo passare sul lato opposto quando devo andare a Risparmio Casa per riattraversare poi un’altra volta?”.
L’ironia cerca di far fronte alla rassegnazione, alla frustrazione e al degrado urbano: qualcuno aveva anche pensato di imbastire una festicciola per commemorare l’anno, ma poi la mortificazione per il completo abbandono dell’amministrazione ha preso il sopravvento.