“La sindaca Raggi autorizza un avviso pubblico in cui stanzia oltre 91mila euro di fondi comunali per l’accoglienza temporanea dei rom dell’area F della baraccopoli di Castel Romano in un centro o in una struttura alberghiera libera per l’emergenza Covid”. Così esordisce la consigliera regionale leghista Laura Corrotti in riferimento all’importo stanziato per il trasferimento di 20 famiglie dal campo rom di via Pontina. “Come avevamo anche già previsto nel corso di alcuni sopralluoghi all’interno dei villaggi della Capitale – prosegue la Corrotti – questa ulteriore spesa extra in vista della campagna elettorale certifica il fallimento del piano rom dell’amministrazione grillina che dimostra l’incapacità di muoversi su una questione ancora irrisolta dopo anni di annunci”.
Immediata la replica in difesa della sindaca da parte di Paolo Ferrara, che sulla sua pagina ufficiale Facebook ha scritto: “La Lega e il consigliere della Regione Lazio, Laura Corrotti, sono falsi come i soldi del Monopoli. Ancora una volta attaccano senza vergognarsi Virginia Raggi. Non erano falsi, invece, i 30 milioni di euro di soldi delle tasse dei cittadini con i quali il ministro leghista finanziò anche il famigerato “piano nomadi” di Alemanno, con cui Fratelli d’Italia ha governato fino alla fine del mandato.
Quando esce un solo centesimo dalle casse comunali di Roma per sostenere i campi Rom che noi abbiamo cominciato a smantellare, i cittadini romani lo devono addebitare a questi partiti che oggi dovrebbero solo tacere e invece raccontano frottole agli italiani e spacciano per buona qualsiasi stupidaggine; ecco, loro rischiano di essere i veri ciarlatani della politica al momento giusto!”.
Ma Laura Corrotti alle parole di Ferrara non ci sta e risponde piccata: “La sindaca Raggi autorizza lo stanziamento di fondi comunali extra e per il fedelissimo Ferrara la colpa è sempre degli altri che c’erano prima! Quando si prenderanno le loro responsabilità e ammetteranno il fallimento del piano rom, oltre all’incapacità di muoversi su una questione ancora irrisolta dopo anni di annunci?”.
Insomma, la battaglia politica è più che aperta, così come la questione campi rom, che non è affatto risolta. Di certo i romani non saranno felici di sapere che verranno utilizzati quasi 100 mila euro dei loro soldi (visto che sono fondi comunali) per soluzioni temporanee e costose come gli hotel, quando si sarebbe potuto pensare (molto prima) a soluzioni a lungo termine.