Fingeva di aver vaccinato i suoi pazienti, compilando tutta la documentazione informatica necessaria alla Asl per attestare l’avvenuta inoculazione del vaccino. Ma in realtà spesso nello studio i pazienti neanche ci mettevano piede, ma si accordavano telefonicamente, visto che si trovavano a centinaia di chilometri di distanza.
In questo modo, senza sottoporsi alla vaccinazione, riuscivano a ottenere il Green Pass. Il medico compiacente è per stato scoperto, insieme ad altre 13 persone, dai Carabinieri dei NAS di Roma. I militari questa mattina, grazie a un’ordinanza del GIP, lo hanno arrestato. Per l’uomo è stata decisa la misura degli arresti domiciliari.
Finti vaccini per avere il Green Pass: arrestato medico compiacente
Il dottore arrestato è un medico medicina generale. Per lui è scattato il provvedimento restrittivo in quanto indagato per i reati di falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale in atti e documenti informatici pubblici (artt. 81, 479, 491 bis c.p.) in concorso con 13 persone. Dalle indagini è emerso che l’uomo predisponeva false certificazioni attestanti vaccinazioni anti SARS covid-19 in realtà mai avvenute. Il meccanismo era semplice: pur non eseguendo il vaccino, avrebbe inserito nel sistema informatico della Regione Lazio i dati di 13 pazienti. In questo modo, le 13 persone sono riuscite ad avere il rilascio del “Green Pass”, che ora è stato per tutti sottoposto a sequestro.
Le indagini dei NAS
I NAS – coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma – hanno scoperto che il giorno in cui i pazienti avrebbero dovuto fare il vaccino in realtà si trovavano a centinaia di chilometri da Roma. Questo ovviamente faceva capire che fosse impossibile che potessero recarsi nello studio medico. Non è la prima volta che un medico viene scoperto per aver finto di vaccinare i suoi pazienti. Clamoroso il caso del medico che aveva in cura l’attore Pippo Franco.