Viabilità stravolta in vista dell’atteso match di stasera di Europa League Roma-Feyenoord. Infatti, per motivi di sicurezza verranno chiuse al traffico numerose strade della Capitale, in particolar modo quelle nella zona del Foro Italico, Prati, Flaminio e Ponte Milvio. Ci saranno delle zone dedicate al parcheggio dei tifosi giallorossi (la partita è chiusa ai sostenitori olandesi), ma ovviamente non basteranno vista la capienza dello stadio Olimpico.
Come cambia la viabilità per Roma-Feyenoord?
In una nota, il dipartimento di Roma Mobilità avvisa: “Allo stadio Olimpico, giovedì 20 aprile si gioca dalle 21 Roma-Feyenoord. Nella eventualità che giungano a Roma i tifosi olandesi, nonostante il divieto di vendita dei biglietti per tutti i settori dello stadio, già entro le 13 del 19 aprile saranno posizionate transenne a piazza del Popolo per creare un corridoio per la circolazione pedonale. Entro la stessa ora dovranno essere rimossi i veicoli in sosta su via Cavour e via del Colosso tra largo Corrado Ricci e via del Cardello; via Frangipane tra via del Colosseo e via del Cardello; via del Cardello tra via Frangipane e via Cavour; via e vicolo del Buonconsiglio; via del Pernicone”.
Le strade chiuse per la partita di Europa League
“In caso di necessità, sarà vietato anche il transito del traffico. Già entro le 13 di martedì 18 aprile sono stati transennati gli spazi attorno alle principali fontane storiche del Centro, mentre ieri sono state posizionate le transenne a piazza di Trevi, a piazza di Spagna e a Trinità dei Monti per una eventuale chiusura. Dalle 17 alle 21 del 20 aprile dovranno restare disattivate le fermate bus sul lungotevere Diaz all’altezza del civico 17 e sul lungotevere Cadorna all’altezza dell’Aula Bunker. Infine, eventuali tifosi ospiti che cerchino di raggiungere lo stadio in taxi dovranno essere accompagnati in largo Ferraris IV”.
Il blocco della trasferta ai tifosi olandesi
Come sappiamo, per scelta del ministro Matteo Piantedosi la trasferta è stata chiusa ai tifosi olandesi del Feyenoord. Da una parte la necessità di evitare altre devastazioni in città (come nel caso di piazza di Spagna), dall’altra la condizione di far vedere una città sicura agli ispettori di EXPO 2030. La scelta del Governo italiano, però, ha mandato su tutte le furie la UEFA, con cui adesso si sono create delle tensioni.