Il 15 marzo del 2020, con volto travisato da mascherina aveva minacciato la cassiera di una farmacia di via Tiburtina, poi era fuggito con il registratore di cassa. Ma un’impronta lo ha incastrato e oggi, dopo una accurata attività di indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione Roma Casalbertone, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, il ladro è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Roma, perché gravemente indiziata del delitto di rapina.
Rapina in una farmacia di via Tiburtina
A seguito dell’allarme lanciato, dopo pochi minuti, sul posto era giunta una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma Casalbertone che, appresa la dinamica dei fatti e soprattutto la direzione di fuga del soggetto, aveva effettuato una immediata “battuta” in zona, rinvenendo a terra, in via Renzo Rossi, il registratore di cassa precedentemente asportato.
L’accurato sopralluogo e il fatto di aver ritrovato la cassa, presso la Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo di via In Selci, ha consentito di esaltare la presenza di alcuni frammenti di impronte papillari utili per l’attività di indagine. I “frammenti” ritenuti idonei, sono stati trasmessi ai Carabinieri del R.I.S. di Roma, Sezione Dattiloscopica, per analizzarli al fine di valutare la loro utilità a scopo identificativo.
Detti frammenti, introdotti nella Banca Dati Nazionale del Ministero dell’Interno, hanno consentito di verificare l’identità dattiloscopica corrispondente con quella dell’indagato, un romano di 48 anni.
Le indagini da parte dei Carabinieri della Stazione Roma Casalbertone continuano per verificare se il soggetto si sia reso autore di altre rapine analoghe.