Roma. Il loro ultimo colpo risaliva al 10 giugno scorso, giorno in cui erano partite anche le indagini: una rapina commessa ai danni di un uomo di 70 anni di Civitavecchia che fu picchiato in casa e poi derubato.
Nelle ultime ore è arrivato l’epilogo di quelle lunghe ricerche: i Carabinieri della Stazione di Civitavecchia, coordinati dalle Procure della Repubblica di Roma e Civitavecchia, hanno fermato due persone in un appartamento del quartiere romano dell’Alessandrino, gravemente indiziate del colpo.
In casa per una rapina: pestato un anziano di 70 anni
Si tratta di due cittadini georgiani di 45 e 47 anni, nella Capitale senza fissa dimora, e con numerosi precedenti alle spalle, anche della stessa gravità e natura. I due ora sono stati sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria poiché gravemente indiziati dei reati di rapina impropria aggravata in concorso.
Le indagini, avviate subito dopo il colpo, hanno preso spunto dall’utilizzo, da parte dei responsabili, di un’autovettura dal colore particolare: è proprio grazie ad una fitta serie di accertamenti sul veicolo che i Carabinieri sono arrivati nel quadrante a Est della Capitale dove è stata rintracciata l’autovettura.
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Le indagini e il fermo dei due rapinatori
Grazie alla messa in pratica di specifici servizi di osservazione e pedinamento, i militari hanno rintracciato i presunti autori della rapina, effettivi utilizzatori dell’auto incriminata. Ne blitz avvenuto nell’appartamento dell’Alessandrino, i due soggetti sono stati trovati in possesso di parte della refurtiva trafugata al 70enne.
La refurtiva in casa
In particolare, alcuni monili in oro – che nel corso della perquisizione dei Carabinieri hanno tentato, invano, di far sparire lanciandoli da una finestra dell’abitazione – e un’ingente somma di denaro contante. Successivamente, i presunti autori del colpo sono stati riconosciuti anche dalla vittima che li ha immediatamente identificati.
Nel corso dell’udienza davanti al Gip del Tribunale di Roma di questa mattina, il fermo è stato convalidato e i due cittadini georgiani sono stati sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere.