Sia chiaro, i dati parlano di una cosa come più di dieci milioni di topi a Roma. Non è normale che il bando per le derattizzazioni sia fermo dal 2020. La coperta è corta; chiusa la querelle sui topi al Colosseo, dopo i video che hanno fatto il giro del mondo, i ratti continuano a scorrazzare in altre zone della città. L’ex giunta pentastellata concluse l’iter per il bando tre anni fa, dopo avere indetto la gara. Una volta chiuse le procedure, però, non si è quagliato passando all’assegnazione alla ditte vincitrici.
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Un bando da sei milioni mai posto in essere
L’accordo quadro era diviso in sei lotto, il tutto per un valore di 6,1 milioni di euro. Prevedeva un “servizio integrato concernente gli interventi di derattizzazione, di contrasto a tutte le specie di Culicidi (zanzare), di disinfestazione contro altri artropodi infestanti e di controllo delle specie ornitiche sinantrope nel territorio di Roma Capitale, per il periodo di tre anni”. Invece nulla, zero, nessuno si è preoccupato di porre in essere le derattizzazioni nonostante da tre anni ci fossero le condizioni per farlo. I topi girano liberamente in città, a San Pietro come a Prati, all’Esquilino come al Tuscolano. In generale, dove sono presenti più attività ristorative, eccoli a rovistare dell’umido alla ricerca di cibo.
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La spiegazione del Campidoglio: “Ratti si notano di più perché lavori stradali smuovono la terra”
Secondo il Campidoglio sarebbe “esagerato parlare di emergenza topi“. La giunta è riuscita a sostenere che la presenza dei roditori si nota di più “perché i tanti lavori stradali finiscono per smuovere la terra e le tane dove si annidano“. Aggiungono anche che al momento non risultano casi mortali di malattie portati dai topi, come la leptospirosi. Non solo; chi amministra la città ci tiene a far saper che le richieste di derattizzazione da parte dei cittadini siano le stesse rispetto all’anno scorso. 678 sono state nei primi mesi del 2022, e 691 tra il gennaio e il settembre di quest’anno. Pare però che il Comune sia lavorando rispetto all’assegnazione del bando firmato Raggi ai box dal 2020. Forse entro il mese prossime le ditte potranno iniziare le disinfestazioni.