Il Lazio, in base alle parole di Alessio D’Amato, in visita a un camper vaccinale a Fiumicino, dovrebbe restare in zona bianca e non passare a zona gialla: “I casi stanno aumentando perché è calata la tensione. Abbiamo avuto tanta euforia nei festeggiamenti e la paghiamo. Attualmente nel Lazio ci sono 4mila positivi, meno della metà di quelli che hanno altre grandi regioni come il Veneto, la Lombardia e la Campania. Non c’è nessun allarme da fare“.
Le rassicurazioni
“Non bisogna mai dare chance al virus, però voglio anche dare un messaggio di serenità: attualmente i casi positivi sull’intera area regionale sono la metà di altre grandi regioni, per cui non c’è alcun aspetto di allarme, né alcun elemento che possa riguardare la pressione sulla rete ospedaliera”. D’Amato rasserena quindi i cittadini, senza però nascondere un po’ di agitazione: “siamo un po’ arrabbiati perché c’è un onere che ricade interamente sugli operatori sanitari che non si sono mai fermati da 535 giorni e i cittadini devono sapere che quando si abbassano le difese abbiamo due effetti: l’aumento dei casi e un onere maggiore sugli operatori sanitari”. Poi si parla dell’immunità di gregge, quella che porterebbe realmente un po’ di serenità nella quotidianità degli italiani: “L’obiettivo di raggiungere l’8 di agosto il 70% della popolazione in doppia dose è credibile e raggiungibile (…) Vengo stamani dalla riunione e questo è il documento. Dobbiamo essere pragmatici e questo è un approccio pragmatico, poi spetta al governo decidere”.