La Regione Lazio è in zona rossa da meno di una settimana, un balzo in avanti dal giallo alla fascia di rischio più alta perché l’Rt – dall’ultima valutazione degli esperti di cabina di regia – si era attestato a 1,3. Con le nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute Speranza, la maggior parte dell’Italia è in zona rossa, con qualche Regione in fascia arancione e con la Sardegna in zona bianca.
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Oggi il monitoraggio e il cambio di colore delle Regioni
Oggi, se il modus operandi è sempre lo stesso delle scorse settimane, ci sarà il monitoraggio e si valuterà l’indice di trasmissibilità sul territorio nazionale e quello di ogni singola Regione/Provincia Autonoma. Cosa cambierà nel Lazio? Probabilmente nulla, perché per passare in zona arancione c’è bisogno di far trascorrere almeno 14 giorni dal precedente cambio di colore. Eppure, i dati nel Lazio sono incoraggianti e le parole dell’assessore D’Amato fanno ben sperare che possa esserci presto un’apertura.
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Roma e il Lazio verso la zona arancione, D’Amato: ‘Indice Rt in calo’
L’Assessore D’Amato qualche giorno fa ai microfoni della trasmissione Che Giorno è di Rai Radio 1 aveva dichiarato: “Io credo che due settimane saranno ampiamente sufficienti per ricondurre questo coefficiente Rt sotto la soglia di allerta. Per quanto riguarda il Lazio è stato questo l’elemento discriminante perché i tassi di occupazione ospedaliera e il tasso dell’incidenza complessiva sono sotto controllo”. E in effetti, l’Rt della Regione è in calo a 1.09, proprio come ha spiegato l’assessore alla Sanità che – come riporta l’Adnkronos, ha partecipato all’inaugurazione di 18 nuovi posti letto in terapia intensiva al Policlinico Umberto I di Roma.
E se da una parte i casi nel Lazio sembrano aumentare perché solo ieri si sono registrati 1.963 nuovi contagi (con un incremento di 235 positivi in più rispetto alla giornata di mercoledì); dall’altra la nota che infonde fiducia è che l’Rt – rispetto all’ultimo monitoraggio – è in calo.
“Nel Lazio siamo in una fase di ascesa. Non abbiamo una situazione critica sul tasso di occupazione dei posti letto in area medica e di terapia intensiva, ma i numeri sono in lieve aumento. Pensiamo che questo proseguirà nei prossimi giorni, anche se vediamo un leggero calo dell’ultima rilevazione dell’Rt rispetto alla settimana precedente“- ha dichiarato ieri mattina l’assessore D’Amato ai microfoni della trasmissione Omnibus di La7. Stando ai dati riportati dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e aggiornati al 18 marzo, nel Lazio la percentuale di posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid è al 32% (soglia di rischio 30%). Per i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia attestata al 38% contro la soglia di rischio del 40%.
Roma e il Lazio verso la zona arancione. Quando cambia colore la Regione
La zona rossa ci sarà almeno per due settimane, a partire dal 15 marzo. Se poi il Lazio dovesse subire un calo di positivi e una diminuzione dell’Rt (come sta avvenendo), con tutti i parametri sotto la soglia di allerta allora si potrebbe ritornare in fascia arancione non prima del 29 marzo. Oggi dovrebbe esserci la valutazione degli esperti e il 29 dovrebbero entrare in vigore le ordinanze che sanciscono il “cambio” di colore e di fascia di rischio. Se la Regione dovesse passare in arancione si godrebbe pochi giorni di “aperture” con un lieve allentamento delle misure, perché con l’arrivo di Pasqua tutta l’Italia sarà in zona rossa. Una misura uniforme su tutto il territorio nazionale per arginare la diffusione del virus ed evitare situazioni che non farebbero altro che peggiorare la condizione attuale. Il 3, il 4 e il 5 aprile il Paese si tingerà di “rosso“: attività chiuse e spostamenti concessi all’interno della Regione, a patto che a muoversi siano due persone non conviventi e verso una sola abitazione privata.