Da diverse settimane in zona gialla (come gran parte dell’Italia), ora il Lazio spera di “emulare” Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna (le prime Regioni che dal 1 giugno passeranno in zona bianca) e fare il “balzo” per allentare ancora di più le misure. In effetti, i numeri nella Regione fanno ben sperare e sembrerebbero esserci tutte le “carte in regola” affinché il Lazio diventi presto zona bianca, quella che più si avvicina alla normalità tanto agognata.
Roma e il Lazio in zona bianca dal 14 giugno?
I dati della Regione Lazio promettono bene perché tutti i parametri sono in calo. L’incidenza – il valore che se confermato per 3 settimane consecutive sotto i 50 casi ogni 100.000 abitanti consente il passaggio in zona bianca – è scesa a 46 e i tassi di occupazione negli ospedali (tra terapie intensive e ricoveri) sono sotto la soglia. Tecnicamente, come ci ha spiegato il prof. Luca Andreassi, il Lazio sarebbe già da zona bianca. Se non fosse che bisogna aspettare le tre settimane e la data utile per il passaggio è quella del 14 giugno, sempre se i numeri lo consentiranno.
Quello che pare certo è che l’epidemia in tutta Italia sembra stia frenando. “L’incidenza si attesta su 47 casi per 100.000 abitanti, tale da consentire il tracciamento che è importante per individuare le varianti. L’età mediana dei contagi è di 60 anni e questo indica come la campagna vaccinale stia dando i suoi frutti. L’Rt a livello nazionale si attesta a 0.72 con l’intervallo superiore al di sotto di 1 in tutte le Regioni” – ha spiegato ieri Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
Lazio in zona bianca: le regole
Se il Lazio dovesse davvero passare in zona bianca dal 14 giugno – come tutti ci auspichiamo – le regole da rispettare sono quelle “basilari”. Il coprifuoco non ci sarà (ricordiamo che in tutta Italia sarà abolito dal prossimo 21 giugno) e gran parte delle attività possono ripartire. I cittadini, però, dovranno rispettare le disposizioni per arginare la diffusione del virus: dalla mascherina obbligatoria al distanziamento. Poche misure per non indietreggiare, ora che la “normalità” sembra si stia riprendendo i suoi spazi.