Roma. La droga dilaga per le strade della Capitale, e lo spaccio spesso diventa una vera e propria occupazione lavorativa per i più giovani. Non è vero che sono attratti dai guadagni facili – perché facile non è spacciare, essere braccati dalla polizia e rischiare ogni giorno la vita.
I giovani e la crisi
La verità è che la crisi, il precariato lavorativo e l’assenza di una sana ed ottimistica prospettiva futura si fanno sentire anche in questo modo. Alle volte, è l’unico lavoro che si riesce a trovare – rapido e veloce – e su questo il malaffare ci guadagna, perché avrà sempre a disposizione nuove leve da ”assumere”.
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L’ultimo arresto della Polizia a Roma
I controlli lo dimostrano ogni giorno. Nelle ultime ore, ad esempio, gli agenti del XII Distretto Monteverde a seguito di indagine hanno arrestato per un 27enne italiano gravemente indiziato di spaccio di stupefacenti. Il giovane è stato adocchiato mentre “intratteneva” alcune persone all’interno della guardiola all’ingresso di un palazzo in via Toscani.
Perquisizione domiciliare: hashish e coca
Così, gli agenti si sono insospettiti e hanno deciso di intervenire. Dalla persone, poi, si è passati alla perquisizione domiciliare con il supporto della Squadra Cinofili. Mentre in casa dell’uomo sono stati trovati 3 grammi di hashish, all’interno di un appartamento abbandonato del quale il sospettato possedeva le chiavi, sono stati trovati circa 70 grammi di cocaina e 1,1 kg di hashish. Nei confronti del ragazzo è scattato quindi l’arresto, convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
Il fallimento di Stato e politica
La legge e lo Stato fanno il loro lavoro, ma dovrebbero farlo anche a monte, iniziando col garantire prospettive solide di lavoro e futuro ai più giovani, sarebbe questa, certamente, la migliore azione da perseguire con efficacia, e in modo strutturale, per contrastare il fenomeno dello spaccio a Roma e nell’Italia tutta.