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Roma, dopo il trapianto di midollo va al derby con il dottore: la storia di Giulio

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Riceve un trapianto di midollo a 16 anni e un anno dopo va allo stadio con il medico che l'ha curato: la storia di Giulio.

Un anno fa il medico gli aveva promesso che una volta terminate cure sarebbero andati allo stadio insieme e così è stato. Una storia di speranza quella di Giulio, amante del mondo del pallone nonché portiere del Civitavecchia calcio e tifoso della Lazio. Una promessa mantenuta quella che il medico gli fece esattamente un anno fa e che domenica gli ha visti insieme all’Olimpico per tifare la squadra biancoceleste, a coronamento di un segno fatto di rivincita e speranza. 

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La storia di Giulio 

Giulio ha 16 anni e un anno fa la sua vita viene letteralmente stravolta. All’ospedale pediatrico gli viene infatti diagnostica una aplasia midollare severa. È necessario un trapianto di midollo ma la sua famiglia non è compatibile. Inizia così una corsa contro il tempo che vede la famiglia impegnata nella ricerca di un donatore. Aperta una campagna con il sostegno dell’Associazione donatori di midollo osseo, Admo, i comuni di Cerveteri e Fiumicino organizzano anche delle giornate per cercare dei donatori compatibili. Alla fine, il donatore arriva, è di nazionalità tedesca ed è iscritto al registro internazionale. Giulio riceve il trapianto di midollo il 17 marzo. 

 

Le parole della mamma 

Come racconta la mamma di Giulio al Messaggero, ‘dopo un anno dall’inizio di tutto, dopo il trapianto e dopo una complicazione dovuta al Covid, che ci ha fatto tenere di nuovo il fiato sospeso, Giulio ha potuto vivere il suo sogno, tornare allo stadio e farlo con il suo dottore del cuore, piano piano sta tornando a vivere, i sogni e le speranze lo hanno sempre sostenuto anche nei momenti più difficili: ringrazio i medici dell’ospedale Bambino Gesù’. Anche se con cautela, a Settembre Giulio ha ripreso gli allenamenti di Calcio e, gradualmente, sta tornando a vivere la vita ‘normale’ di un ragazzo di sedici anni. 

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