Giorni frenetici, che a ridosso delle festività diventano ancora più stressanti, senza un attimo di respiro. E allora capita di distrarsi senza neanche accorgersene e di perdere qualcosa. Solitamente non si ritrova. Ma a Natale – no, non siamo tutti più buoni, le aggressioni, gli omicidi, le liti, le truffe e tutto il resto che testimoniamo ogni giorno lo confermano – qualche piccola buona notizia può succedere. Ed è un piacere darne risalto. Come per la storia accaduta a Francesca S. nel pomeriggio di oggi a Roma, mentre rientrava dal lavoro fino a casa, ad Aprilia. A raccontare è proprio la protagonista, a cui lasciamo la parola.
Lo zaino sul bus 170
“Stasera ho vissuto un piccolo miracolo di Natale. Ero uscita presto dall’ufficio e arrivata a termini ho fatto un acquisto veloce in libreria, contenta di riuscire a prendere il treno delle 17:42. Arrivata al treno, mi accorgo che stavo cercando di togliere uno zaino che non era più sulle mie spalle, panico. Lo avevo lasciato sul bus, il 170. Mi siedo quasi rassegnata, poi penso che non è passato molto tempo, se corro magari trovo ancora il bus al capolinea, ma non c’è. Allora mi rivolgo al signore nel gabbiotto, proprio lì alla fermata. Lui e un autista mi aiutano e grazie anche alla mia app individuiamo il numero della vettura. Scatta così l’operazione ‘tentativo di recupero zaino’.
Il signore del gabbiotto chiama la centrale che a sua volta chiama l’autista, ma il telefono è spento. ‘Che sfiga’, mi dico, e di nuovo la rassegnazione prova ad impossessarsi di me. Ma un lume di speranza si accende quando dalla centrale dicono che provano a inviare un messaggio direttamente alla vettura. Il signore del gabbiotto mi chiede il numero di telefono, perché lui deve staccare, e lo dà alla centrale per eventuali notizie”.
Il regalo più bello: gentilezza e onestà
“Poco dopo le notizie arrivano: squilla il telefono e sento due voci, l’uomo della centrale e l’autista, che mi dicono che lo zaino è in vettura e tornerà con la stessa alla stazione Termini per le 19:20 circa. Contenta, ringrazio e nell’attesa faccio un giro in stazione, prendo anche un piccolo dono per quell’autista tanto gentile che mi riconsegnerà il mio zaino. Alle 19:15 arriva il bus e già vedo quello che avevo smarrito sul cruscotto. Mi viene riconsegnato e io sono felicissima di questo regalo, un vero regalo di Natale: tanta gentilezza e onestà.
Do il mio piccolo segno di riconoscenza all’autista: è così buono d’animo che lo vedo commuoversi, e io con lui. Beh, grazie infinite a tutti quelli che stasera mi hanno aiutata a ritrovare il mio zainetto, grazie per il loro impegno, la gentilezza e la disponibilità che di questi tempi fa davvero piacere trovare, in così tante persone poi…”